Orientamento e innovazione didattica dalla voce dei docenti
Il progetto DIGA. Ecosistema sostenibile per la formazione e l’orientamento, coordinato da Fondazione Mondo Digitale e selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale (bando Polaris), è attivo anche sul territorio padovano con una curvatura tematica dedicata alle Scienze della vita.
A Padova, DIGA contribuisce alla costruzione di un ecosistema educativo che mette in relazione scuole, università e territorio, offrendo agli studenti e alle studentesse percorsi di orientamento e apprendimento esperienziale, con l’obiettivo di rafforzare le competenze Stem e sostenere scelte formative più consapevoli. A livello nazionale, il progetto coinvolge complessivamente 1.800 studenti e studentesse in quattro città italiane.
La curvatura padovana è realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI) dell’Università degli Studi di Padova e apre agli studenti l’opportunità di avvicinarsi alle applicazioni dell’ingegneria e delle tecnologie digitali nei contesti legati alla salute, al biomedico e alle scienze della vita.
La prospettiva del liceo Enrico Fermi
Per il professore Claudio Maddalena, docente e collaboratore della dirigente scolastica Tiziana Petruzzo del liceo scientifico statale Enrico Fermi, la partecipazione a DIGA rappresenta un passaggio strategico per la scuola, che vanta una solida tradizione nelle attività legate alla robotica e precedenti collaborazioni con il DEI. Come sottolinea lo stesso Maddalena, la scuola si aspetta di “riuscire ad ampliare e approfondire il nostro rapporto di collaborazione con l’Università di Padova in generale e con il Dipartimento di Ingegneria delle informazioni in modo particolare”.
L’obiettivo è far crescere l’intera comunità scolastica: “ampliare le nostre conoscenze la nostra esperienza come comunità didattica quindi come docenti e come studenti nell’ambito dell’informatica, della robotica e dell’applicazione anche dell’intelligenza artificiale all’ambito biomedico e delle scienze della vita”. Il progetto si inserisce in una visione di medio-lungo periodo: il liceo è infatti pronto ad avviare, dall’anno scolastico 2026-2027, una curvatura del corso di scienze applicate dedicata alla scienza dei dati e all’intelligenza artificiale. In questo percorso, “il progetto DIGA ci dà e ci darà l’opportunità di prepararci al meglio a questa nuova proposta e a questa nuova sfida formativa”.
La visione educativa del liceo Ippolito Nievo
Al liceo Ippolito Nievo, coordinato dal dirigente Carlo Marzolo, la professoressa Paola Capitanio, docente di Scienze naturali e referente del progetto, mette al centro il valore orientativo e pedagogico dell’esperienza. Secondo la docente, “la scuola oggi deve essere il luogo in cui i ragazzi e le ragazze non solo imparano, ma capiscono chi vogliono diventare”, e il digitale, se utilizzato con consapevolezza, può diventare una leva fondamentale di questo percorso. Con DIGA, l’obiettivo è offrire agli studenti “una visione più ampia del digitale, non solo come strumento che usano tutti i giorni, ma come ambiente in cui creare, progettare e collaborare”. E l’orientamento passa dall’esperienza concreta: “orientarsi significa proprio questo, fare esperienza e riconoscere così ciò che ci appartiene”.
Centrale è anche la sinergia tra scuola, ricerca e territorio: la collaborazione con Fondazione Mondo Digitale porta un approccio innovativo e inclusivo, mentre quella con il DEI dell’Università di Padova permette agli studenti di avvicinarsi alla ricerca, incontrare professionisti e immaginare il proprio futuro con maggiore consapevolezza.
Un ecosistema per il futuro
Le parole dei docenti confermano il valore del progetto: Diga punta a potenziare le competenze Stem, a sostenere l’orientamento verso settori ad alta domanda e a ridurre il mismatch tra formazione e lavoro.