Più volte, come Fondazione Mondo Digitale, abbiamo raccontato la storia di Zakaria, come una storia esemplare, soprattutto per la tenacia e la determinazione con cui ha affrontato la condizione di rifugiato. Si parla di lui perfino nell'ultima edizione dell'Osservatorio romano sulle migrazioni (Idos, Roma 2011), nel capitolo dedicato a "Le nuove tecnologie per l'integrazione di immigrati e rifugiati".
Oggi è Zak a raccontare la sua storia, il suo punto di vista, dietro una telecamera. È lui a firmare uno dei cinque corti raccolti nel film documentario “Benvenuti in Italia” e ambientati in diverse città.
Aluk, Hamed, Dag, Hevi e Zakaria hanno seguito un percorso di video formazione promosso dall’Archivio delle memorie migranti, col sostegno di Open Society Foundations e lettera27, e si sono serviti di una telecamera per guardare all’accoglienza da un’altra prospettiva e restituire voce alle memorie migranti.
Zakaria Mohamed Ali, costretto a lasciare Mogadiscio dopo l’omicidio del suo maestro di giornalismo e di altri colleghi, dà voce ai sogni di gloria di Dadir, campione di calcio affermato nel suo paese e oggi costretto a viaggiare senza biglietto da Milano a Roma per giocare con la ‘nazionale somala di Roma’.
In occasione della Giornata della memoria il film verrà presentato in contemporanea in cinque città italiane, a Milano, Napoli, Roma, Napoli, Venezia e Verona.