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I docenti della scuola del noi
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I docenti della scuola del noi: oggi conosciamo l'animatrice digitale Carmela Cuccorese

Oggi, nel nostro viaggio firtuale tra i Docenti della scuola del noi, ci spostiamo in Puglia, per conoscere Carmela Cuccorese, laureata in pedagogia presso l’Università degli Studi di Bari. Attualmente la prof Carmela insegna lettere presso l’istituto comprensivo M. D’Azeglio - G. De Nittis di Barletta e ricopre anche il ruolo di animatrice digitale. Precedentemente ha insegnato anche nella scuola primaria. Ha conseguito l’abilitazione nella classe di concorso di Filosofia e storia. Formatrice, in cerca sempre di nuovi stimoli per migliorare le pratiche educative per tutti i suoi studenti, nel rispetto della diversità.

Come di consueto condividiamo un breve video di auto presentazione, inviato dall'insegnante, e poi l'intervista curata dalla ricercatrice Ilaria Gaudiello, che coordina i lavori della comunità open source dei docenti.

Siamo così giunti al quattordicesimo appuntamento con i Docenti della scuola del noi.

 

 

L'INTERVISTA

Carmela, il tuo percorso formativo e professionale ti vede impegnata in un’area del sapere che è indispensabile ai ragazzi per sviluppare pensiero critico e creativo: le lettere, la storia, la filosofia. Quali sono, a tuo avviso, i punti di incontro tra discipline umanistiche e tecnologie digitali?

Le tecnologie digitali aiutano a poter meglio delineare quegli interrogativi che possono nascere tra lo spazio aula (anche virtuale) e il mondo reale circostante e far così interagire i classici della letteratura italiana, gli eventi storici passati con un insolito viaggio di scoperta verso quel futuro che è già domani, in un mondo che cambia velocemente con la tecnologia che ha cambiato completamente le nostre vite e il modo in cui funziona il mondo. Nell’era industriale la tecnologia è stata usata per la produttività industriale, oggi invece la tecnologia deve essere legata al benessere della persona, avendo lo scopo di agevolare le nostre vite e guidare gli studenti verso il proprio genio creativo, che va stimolato.

Quest’anno la tua indole sperimentatrice ha incontrato la Scuola del noi di Fondazione Mondo digitale. Insieme a una collega stai sviluppando un nuovo percorso didattico che coniuga diritti umani e gamification. Puoi raccontarci come è nata questa idea?

Quest’idea è nata partendo dalla nuova legge 92/2019, che reintroduce l’educazione civica in tutti i gradi di scuola come disciplina trasversale. L’insegnamento ruota intorno a tre nuclei tematici: Costituzione, sviluppo sostenibile, cittadinanza digitale. Lo sviluppo sostenibile è un programma di azione per le persone, il pianeta e la prosperità che attraverso i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 mira a realizzare pienamente i diritti umani di tutti e a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne. Così si è pensato di presentare il tema mediante giochi didattici proprio per sviluppare in ciascun discente competenze trasversali strategiche come: creatività, originalità e iniziativa, pensiero critico e analisi, risoluzione di problemi complessi, analisi e valutazione dei sistemi. Sono queste le competenze future per un mondo del lavoro investito da un cambiamento continuo, tecnologico e organizzativo.

La Scuola del Noi è un’iniziativa FMD nata in risposta alla pandemia con l’obiettivo di creare una community open source pronta a sperimentare nuove soluzioni didattiche facendo tesoro dei vantaggi che il digitale può portare a tutti. Quali altre soluzioni ti piacerebbe poter sperimentare in futuro per un’innovazione didattica inclusiva?

Mi piacerebbe in futuro sperimentare un percorso verticale sulla grammatica valenziale per stimolare gli alunni a riflettere ed esplicitare le strutture linguistiche in loro possesso con lezioni creative, interattive e laboratoriali.

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