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L’intelligenza dei giocatori

RomeCup in Campidoglio

L’intelligenza dei giocatori

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Il team SPQR al campionato mondiale di calcio tra robot

Tra le dimostrazioni più attese della RomeCup per i più piccoli, ma non solo, ci sono le sfide a calci di rigore con i robot Nao in porta, animate dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Informatica, del Controllo e della Gestione “Antonio Ruberti” dell'Università Sapienza di Roma. Ma forse non tutti sanno che in realtà i Nao allenati dal gruppo universitario sono una vera e propria squadra di calciatori che dal 1998 partecipa ai mondiali di robotica per la categoria Standard Platform League

SPQR è l’unico team italiano tra i 20 che si sono qualificati per il campionato di calcio in corso a Eindhoven, dal 17 al 21 luglio. Si tratta di un team di alto livello che ha già realizzato 24 pubblicazioni per i simposi della RoboCup e ricevuto tre menzioni per il miglior articolo nel 2006, nel 2015 e nel 2023.

Come funziona la sfida? Alla RoboCup Standard Platform League tutte le squadre partecipano usando lo stesso robot, Nao di United Robotics Group. Questo significa che vince chi ha messo a punto il software più efficace per le strategie di gioco. Infatti i robot giocano in modo completamente autonomo e ognuno prende decisioni separatamente dagli altri, ma devono comunque giocare come una squadra comunicando con l’allenatore. La partita si gioca su un campo verde con linee bianche e le due porte, senza altri punti di riferimento, e con un realistico pallone da calcio bianco e nero. Le caratteristiche di gioco generano uno scenario molto impegnativo, che permette di migliorare il campionato di anno in anno.

L’azienda Prisma, main sponsor del team SPQR, ha realizzato anche quest'anno una serie di interviste ai componenti del team che vi suggeriamo di leggere, perché emerge con forza la preparazione e la passione dei giovani ricercatori insieme alla complessità della sfida.

Alla guida di SPQR Team c'è Daniele Nardi, professore ordinario di Intelligenza artificiale, con Luca Iocchi, professore associato. Team manager è Domenico Bloisi. Nel gruppo Vincenzo Suriani (Team leader), Graziano Specchi, Francesco Petri, Daniele Affinita, Flavio Maiorana, Valerio Spagnoli, Flavio Volpi, Michele Brienza, Eugenio Bugli.

Si tratta di un team congiunto che si avvale della collaborazione dell'Università degli Studi della Basilicata con i professori Fabrizio Caccavale e Francesco Pierri e nel team Monica Sileo e Francesco Laus, e dell'Università degli Studi internazionali di Roma (Unint) con i professori Domenico Daniele Bloisi e Marco Romano. 
Attualmente Sapienza possiede sei robot Nao V6 e ne sta per ordinare altri otto, mentre UniBas ne allena due. Unint sta per acquistare il suo primo giocatore. 

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