"Smart Roma" di Riccardo Corbucci racconta la Capitale che cresce anche nelle periferie
"Mi sono emozionato ascoltando Marzio, studente dell'Istituto Einstein-Bachelet, mentre raccontava Aria: un rilevatore di inquinamento atmosferico costruito con materiali di recupero, persino il legno di una vecchia panca che aveva a casa. Non era un oggetto patinato da vetrina, ma una cosa vera, fatta a mano, con la testa e con il cuore. Lui e i suoi compagni l'hanno pensato per misurare la qualità dell'aria nelle scuole e sensibilizzare su ciò che respiriamo ogni giorno. E parlando, Marzio non ha usato le parole di un tecnico o di un venditore: ha parlato da cittadino. Di ambiente, di giustizia sociale, di futuro. In quel momento, ho capito che il vero compito delle istituzioni è creare le condizioni perché questi talenti restino. Perché il futuro è già qui, solo che a volte nessuno lo sta ascoltando".
È da questa storia, raccolta nel capitolo “L’importanza della formazione, per tutti”, che si apre uno degli snodi più intensi del nuovo libro di Riccardo Corbucci, Smart Roma. Storie di innovazione, persone e città (Giulio Perrone Editore, 2025).
Un libro-diario che si legge come un racconto in presa diretta: tra progetti, persone e decisioni amministrative, restituisce l’immagine di una Roma viva, contraddittoria, capace di rinnovarsi dal basso. La voce di Corbucci - appassionata, civile, priva di retorica - accompagna il lettore lungo le strade di una città che cambia ogni giorno, a volte silenziosamente.
Tra le pagine dedicate alla formazione e all’inclusione digitale emergono esperienze che la Fondazione Mondo Digitale condivide con l’amministrazione capitolina: le Palestre dell’Innovazione, il programma Smart & Heart Rome e la rete dei Centri di facilitazione digitale.
Corbucci li racconta come luoghi reali, dove “il ronzio delle stampanti 3D modella possibilità” e “si entra con una domanda e si esce con un progetto”.
Nati dentro le scuole, nei quartieri dove il futuro sembra più lontano - Tufello, Tor Bella Monaca, Casal Monastero, Torpignattara, Corviale, Primavalle, Ostia e Corviale – questi spazi di apprendimento e partecipazione offrono ai giovani e agli adulti la possibilità di allenarsi alle competenze digitali, sperimentare, costruire. È la visione che anima Smart & Heart Rome: un modello di smart city che mette al centro le persone e i territori, intrecciando innovazione tecnologica e coesione sociale.
Il libro dedica ampio spazio anche alla rete dei 45 Centri di facilitazione digitale, realizzata con il contributo della Fondazione Mondo Digitale. Luoghi di prossimità, dove si impara a usare lo SPID, a prenotare una visita medica online, a gestire i servizi digitali della PA. “Un lavoro silenzioso, paziente, ma fondamentale”, scrive Corbucci, “perché dopo aver realizzato le infrastrutture digitali, ora dobbiamo formare i cittadini digitali”.
Smart Roma è, in fondo, un atto d’amore verso la città: un invito a guardarla non solo per ciò che è, ma per ciò che può diventare quando la tecnologia incontra la comunità.
Un libro che parla di amministrazione e innovazione, ma soprattutto di persone. Di chi, come Marzio, immagina una Roma più giusta, sostenibile e condivisa.