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Dopo la specializzazione in lingua italiana conseguita presso l’Università di Perugia, Clister, Mathilda e Rosette, docenti di italiano in Camerun, sono rientrate a Roma per partecipare ad una serie di incontri con i protagonisti del progetto Digital Bridge, un ponte tecnologico con il Camerun, prima del rientro a Fontem.
Le tre docenti, che insegnano presso le scuole camerunensi, hanno incontrato i loro colleghi romani e preso accordi con le scuole gemellate sui prossimi passi da compiere. Abbiamo voluto registrare la loro esperienza italiana per condividerla con tutti.
Rosette: “Il viaggio in Italia è stata una bellissima avventura, cominciata il 26 luglio quando siamo arrivate a Roma. In Camerun non abbiamo un futuro sicuro, non c’è lavoro, abbiamo bisogno di voi e di studiare insieme a voi. Grazie al progetto Digital Bridge possiamo farlo... Non avrei mai pensato di arrivare qui in Italia…”
Clister è contentissima di aver ricevuto questa borsa di studio, ottenuta grazie al contributo delle scuole romane gemellate con quelle di Fontem. “In classe eravamo di tante etnie diverse; era bellissimo stare con persone di tutto il mondo”. Clister ha programmato con i colleghi romani nuovi appuntamenti in video conferenza tra la sua scuola di Fontem e quella gemellata nella Capitale.
Mathilda riassume in poche frasi il senso del progetto e quello che ha significato per gli abitanti di Fontem: “Un giorno sono andata a Dchang per collegarmi con Skype e parlare con voi a Roma, ma loro non sapevano nemmeno cosa fosse Skype, a Fontem nella foresta invece abbiamo Internet e spesso comunichiamo a voce con Internet.”