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I docenti della scuola del noi
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I docenti della scuola del noi: oggi vi presentiamo Manuela Fiore, docente di informatica

Al decimo appuntamento con i Docenti della scuola del noi, conosciamo Manuela Fiore, che è diventata insegnante di informatica dopo una carriera nel settore ICT. Come di consueto condividiamo un breve video di auto presentazione e poi l'intervista a cura di Ilaria Gaudiello.

 

 
L'INTERVISTA

Manuela, in questi anni di insegnamento stai facendo convergere tutto ciò che hai appreso nel settore informatico aziendale. In che modo i tuoi progetti didattici aiutano gli studenti a raccordarsi con il mondo del lavoro e a investire di senso una materia così tecnica e complessa?

L’informatica è una disciplina complessa che richiede una forte astrazione. La sua comprensione alle volte è difficile anche per gli esperti del settore, figuriamoci per gli studenti delle scuole superiori! Per questo motivo è necessario applicarla a progetti concreti, che guardino alla realtà e che abbiano un focus sulla continua innovazione degli strumenti disponibili. Come lo studio della fisica, che trova riscontro nell’osservazione di ciò che accade nel mondo, l’informatica è interessante se posso usarla per riprodurre e risolvere i problemi che incontro nella vita quotidiana: affrontare una situazione complessa implementando tecnologie informatiche permette a uno studente di guadagnare una autostima elevata, perché ha risolto un problema e l’ha fatto in autonomia. La soddisfazione nel vedere funzionare che ciò che si è programmato è di grande importanza per dare impulso al processo di apprendimento. In questo processo si sviluppano una serie di competenze trasversali (problem solving, team working) che sono quelle più ricercate dalle aziende; quindi, terminati gli studi, i ragazzi si presentano al mondo del lavoro con un bagaglio di competenze già acquisite.

Insieme a Grey Panthers, il portale della Grey Age, sei stata vincitrice di un progetto che si avvale delle tecnologie per supportare le persone anziane nelle transazioni economiche. Vuoi parlarcene brevemente?

Da diversi anni insieme al portale www.grey-panthers.it sviluppiamo un progetto PCTO in cui gli studenti fanno da supporto per le richieste di aiuto degli over 60 sul digitale: una sorta di sportello online grazie al quale gli utenti interagiscono con i ragazzi per chiedere supporto e spiegazioni sulle tecnologie (pc, telefonino, tablet, la posta elettronica ecc.). Quest’anno abbiamo pensato di proporre un progetto per ridurre il gap generazionale in ambito finanziario: questioni legate all’home banking, alle carte di credito, alle criptovalute, ai pagamenti elettronici ecc. generano problemi che spesso, soprattutto in questo periodo di pandemia, preoccupano le persone anziane impedendo loro di svolgere alcuni compiti in autonomia, a causa di difficoltà tecniche. Abbiamo candidato il nostro progetto al premio nazionale Innovazione Digitale 2021 di Assinform e abbiamo vinto! Il progetto è attualmente in corso: i ragazzi hanno completato la loro formazione su questi temi e il 22 marzo sul portale viene erogata la prima lezione sul tema dell’homebanking e della moneta digitale. Chiaramente i relatori sono gli studenti! Questo progetto piace sempre moltissimo agli studenti che si sentono “in cattedra”; d’altra parte anche gli over 60 sono felici di prendervi parte poiché con i ragazzi si crea un vero e proprio legame, simile per certi versi a quello tra nonno e nipote!

La tua partecipazione attiva alla Scuola del noi di Fondazione Mondo Digitale ti vede impegnata nella creazione collaborativa di un interessante percorso didattico di coding e biorobotica. In che modo questo percorso si interseca a tuo avviso con l’Educazione civica?

Il progetto PRob che abbiamo pensato prevede un percorso di coding e di biorobotica ed è finalizzato a comprendere come il mondo della robotica funziona quale ausilio per l’uomo. Un po’ come dicevo all’inizio, l’informatica acquista interesse se si considera la sua applicazione nel mondo reale, e infatti il percorso segue esattamente queste modalità.

Abbiamo quindi osservato diversi contesti in cui la robotica è presente e abbiamo discusso l’utilità dei robot in relazione alle attività umane, evidenziando gli impatti sul mondo del lavoro. Dopo di che ci siamo posti la domanda: “Ma davvero i robot ruberanno il lavoro agli uomini?”. Abbiamo dibattuto i diversi punti di vista, analizzandoli rispetto al mondo del lavoro attuale. Ci siamo anche chiesti “Quali sono i traguardi dell’intelligenza artificiale?”. Sono emerse risposte decisamente interessanti e in alcuni casi scettiche o caratterizzate da un atteggiamento di estrema cautela. La robotica e l’intelligenza artificiale sono materie direttamente connesse all’Educazione civica, che offrono numerosissimi spunti di riflessione per le tematiche riguardanti l’ambiente, la convivenza sociale, i regolamenti.

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