Il nostro impatto sulle loro vite e l'effetto moltiplicatore
Abbiamo raccolto alcune "storie di cambiamento", molto diverse per età, esperienza e ruolo sociale, ma con un comune denominatore, il valore aggiunto dell'effetto moltiplicatore. L'inizio di un ecosistema di conoscenza circolare.
Elena, un lavoro sulla nuvola
Abbiamo conosciuto Elena quando aveva 25 anni. Era una studentessa di Matematica presso l’università di Roma Tor Vergata, interessata alla formazione e divulgazione scientifica e appassionata di musica e viaggi. Dopo l’università sognava di specializzarsi in programmazione e di imparare l’arabo. Nel 2019 diventa tutor del programma Coding Girls, e inizia ad appassionare alle STEM centinaia di ragazze. L’anno seguente è una delle due giovani donne selezionate da Fondazione Mondo Digitale e Microsoft Italia per partecipare alla Experis Academy "Cloud Platform Engineer”. Oggi Elena è stata assunta da Avanade. “Sono sicura che il mio bagaglio di esperienze e conoscenze si stia arricchendo giorno dopo giorno: passo dopo passo sto costruendo il mio futuro”.
Patricia, una nuova imprenditrice
Durante la pandemia, nei lunghi mesi di lockdown, Patricia è costretta a chiudere il suo centro di Pilates a Catania. Si iscrive al programma “Job Digital Lab” per provare a trasferire, come tanti altri, l’attività online. "Volevo potenziare le mie competenze digitali per rimettermi in gioco sul web, ma poi, proprio mentre partecipavo ai corsi, ho avuto una illuminazione e ho identificato una nuova idea imprenditoriale". L'idea è legata all’azienda del marito che produce olio e vino. Patricia vuole produrre cosmetici con gli scarti, creare una nuova linea da distribuire negli alberghi per valorizzare l'identità del territorio. "Spesso si rimane confinati nella zona di confort... invece ho capito che è giusto aggiornarsi sempre! Con lo StartUp Lab ho imparato molto, da come fare un business canvas a una campagna di crowdfunding”.
Davide, il campione del mondo
Nel 2014 a João Pessoa in Brasile Davide Aloisi, allora 18enne, insieme a tre compagni, è salito sul podio della RoboCup, conquistando il titolo di campione del mondo nella programmazione dei robot calciatori. Hart, il suo robot pittore, si è esibito alla Maker Faire e al Media Art Festival. Nel tempo libero coltiva la passione per la tecnologia a codice aperto, mettendo le sue competenze a disposizione della comunità con l'Officina del recupero della Palestra dell'Innovazione. Durante la prima fase dell'emergenza sanitaria ha rielaborato un modello disegnato da un ingegnere asiatico e ha stampato in 3D mascherine protettive, distribuendole gratuitamente. Ha discusso on line la tesi della laurea magistrale in Artificial Intelligence and Robotics alla Sapienza, ora in corso di pubblicazione. Lavora come data scientist per Leonardo.
Elisa, l'immaginazione senza confini
"A volte è la gente di cui nessuno è in grado di immaginare qualcosa che fa le cose che nessuno può immaginare". Elisa, 22 anni, si riconosce nella massima Alan Turing. Reduce da studi al liceo classico, decide di intraprendere una carriera totalmente opposta. È una studentessa del Dipartimento di Informatica dell'Università di Torino e ama la tecnologia, da sempre vista come un nemico imbattibile. "Sono qui per dimostrare che niente è impossibile se lo si desidera per davvero e sono fiera del futuro che mi sto costruendo. Vedo in Mondo Digitale un'opportunità per trasmettere al meglio il mio messaggio". Nel corso dell'anno si è cimentata anche nella formazione degli over 60, così ha scoperto che anche i giovani anziani hanno ormai familiarità con le nuove tecnologie, ma su social e chat spesso sono più "lettori" che "scrittori". Grazie al suo aiuto, in molti sono riusciti a mandare il loro primo messaggio su WhatsApp.
Carlo, l'ambasciatore della salute
Si è avvicinato al tema della malattia e della salute per accumulare le ore previste dal Pcto, ma dal primo incontro ha compreso che Fattore J era un percorso "tutto particolare, appassionante, coinvolgente", spiega Carlo, 17 anni. "Mi sono appassionato al tema al punto tale che ho poi deciso di diventare ambassador del progetto. Sono una specie di portavoce della fiducia nella scienza e dell'importanza dell'empatia e del rispetto per la malattia. Ne parlo con i coetanei e con i miei genitori. Lo racconto sui social e nelle interviste. E collaboro alla scrittura del Manifesto della Salute. Per noi giovani un futuro è possibile solo attraverso e insieme alla scienza. Ho iniziato Fattore J con l’obiettivo di fare l’ingegnere meccanico e ho terminato il percorso sognando di diventare medico. Quindi direi che forse mi ha cambiato la vita”.
Cristiana e Paola, il team dell'app
All'inizio la maestra Cristiana, romana, era molto intimidita dalla tecnologia, poi si è lasciata coinvolgere dalle mille attività della FMD, non solo alla Palestra dell'Innovazione, ma anche in trasferta... Così ha conosciuto Paola, la collega milanese, capace di trasformare qualsiasi cosa in codice, compresi gli stati d'animo. Insieme, per il progetto Social Hosting Hub, hanno realizzato FavolApp, per aiutare i bambini a riconoscere e gestire le emozioni. Una vera applicazione da scaricare da Google Play o App Store. In lockdown Cristiana ha animato le sessioni di Maestri d'Italia dedicate alla primaria, con missioni digitali affidate ai nipoti per aiutare i nonni a comunicare a distanza. Dalle sue lezioni "formato famiglia" sono nate straordinarie storie di vicinanza. Mentre Paola è l'anima del progetto Collegamenti digitali, nella periferia della città metropolitana di Milano.
Daniele, innamorato a prima vista del fab lab
Abbiamo conosciuto Daniele Vigo 16enne studente dell'IIS M. Buonarroti di Frascati. Nell'ultimo anno delle superiori Daniele ha cominciato a frequentare assiduamente il fab lab della Palestra dell'Innovazione e qui ha costruito il suo primo modello in 3D, come contributo al progetto di recupero del giardino della sua scuola realizzato in team con i compagni. Oggi Daniele, 24enne, non solo è parte attiva della community dei maker della Palestra dell'Innovazione, ma è diventato anche formatore e ora coordinatore del fab lab. Nella prima fase dell'emergenza sanitaria Daniele ha messo a punto una visiera protettiva particolarmente leggera e confortevole, e ha realizzato un tutorial per condividere con altri maker la sua soluzione, che ha ottimizzato i tempi di realizzazione e i materiali usati.
Matteo, volontario per sempre
"L’aggettivo migliore per descrivere quest’esperienza è ‘gratificante’ non solo perché per una volta siamo stati noi gli insegnanti, ma soprattutto perché abbiamo visto i progressi, la capacità degli anziani di usare da soli il pc, e sono diventati i nostri nonni..." così Matteo De Curtis descriveva Nonni su Internet quando, studente al liceo Socrate, era anche un tutor. Nel 2013 in Campidoglio è stato premiato come "volontario della conoscenza". Oggi Matteo è uno studente del corso di laurea magistrale in fisica della materia condensata presso Sapienza Università di Roma. Nell'estate del 2021, appena il Lazio è diventato zona bianca, Matteo si è lasciato coinvolgere in una originale mini scuola estiva di "Insieme si riparte" per spiegare ai nonni come funziona il "menu digitale". Volontari della conoscenza? Volontari per sempre!
Vittorio e Graziella, il servizio di coppia
Abbiamo conosciuto Vittorio Smiroldo nel 2009 per l'avvio di Telemouse. Era da poco presidente del centro anziani Castro Pretorio e ha investito subito nell'alfabetizzazione digitale e funzionale degli iscritti. Oggi Vittorio coordina i 12 centri sociali anziani del I Municipio di Roma con 3.722 iscritti. Insieme alla moglie Graziella Cardillo, 81 anni, è tra i protagonisti di "Insieme si riparte", con Regione Lazio e Spallanzani, un progetto di vicinanza e solidarietà per contrastare l’isolamento degli anziani e guidarli all’uso dei servizi online per la salute. Graziella e Vittorio sono "trasmettitori" molto affiatati: imparano come si usano i servizi digitali e subito condividono le competenze acquisite con i coetanei. Sono particolarmente attenti ai casi di isolamento, sociale e digitale, e dove non arrivano da soli, sanno come chiedere aiuto ai volontari.
Luisa, l'energia solare della comunicazione
Di origine siciliana, ha conseguito la laurea triennale a Palermo e la specialistica in Comunicazione, ICT e media all'Università di Torino. Mentre studiava ha fatto la formatrice per diversi progetti: Coding Girls a Torino, Ambizione Italia, Fattore J e Vivi Internet, al meglio. Tra le formatrici più giovani, durante il lockdown ha saputo adattarsi velocemente alle piattaforme di collaborazione a distanza, riuscendo a catturare l'attenzione di ragazze e ragazzi, messi alla prova dalla dad. Ha collaborato anche con l'area comunicazione e marketing della FMD e ha interpretato il video clip "Crea una storia Instagram per la tua attività" per la IGTV di Binario F. Oggi a 25 anni è orgogliosa di far parte della squadra TIM, come "Innovation Researcher in Technology Communication & Standardization".
Samuele, l'energia del buon umore
Originario di Messina, Samuele Sciacca, 23 anni, ha sempre "rivendicato" con orgoglio le sue origini modeste e rivelato con simpatica ironia e ottimismo contagioso i fallimenti (nel 2017 lavapiatti a Londra). Con tenacia è riuscito a trasformare la sua grande passione per i videogiochi in un lavoro. Con noi è diventato un formatore, capace di raccontare in modo affascinante l'intelligenza artificiale ai più piccoli e la tecnologia ai più grandi. "I consigli di Samuele", dieci brevi video realizzati per Cna Pensionati, aiutano gli anziani a navigare in rete e a usare al meglio il telefonino. Intanto Samuele è diventato un advergame developer, ha realizzato i primi grandi game e perfino un "gioco della verità" per Google. Sul suo profilo Linkedin racconta difficoltà e successi della sua esperienza professionale: in un anno ha creato più di 40 giochi!
Cecilia e la formazione "responsive"
Di origini liguri, ma con base a Roma, Cecilia Lalatta Costerbosa, 32 anni, è una startupper creativa e talentuosa. Interior Designer al Politecnico di Milano e Multimedia Designer alla Sapienza di Roma, lavora come ricercatrice esterna presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica della Sapienza di Roma per lo sviluppo di smart environments. Nel 2017 partecipa alla Phyrtual Factory, l'acceleratore giovanile, e con il suo team sviluppa il prototipo di un'installazione interattiva nel settore dell'edutainment, pensata per i bambini in età prescolare. Con il progetto Women in Technology, sostenuto da Costa Crociere, ha guidato 150 ragazze del Sud alla progettazione di un'idea imprenditoriale. Il progetto DReAm/R, installazione IoT in realtà aumentata, è finalista al premio internazionale Ro PLastic Prize 2020. Oggi Cecilia ricopre il ruolo di Business Transformation Consultant presso IBM Client Engineering.
Maria Teresa, la nonna fact checker
All'età di 80 anni ha superato la paura della tecnologia, grazie al programma di alfabetizzazione digitale al Binario F di Roma (programma Vagone FMD) e ora "sa fare qualche cosettina online". Con le restrizioni imposte dalla diffusione del coronavirus il digitale torna in suo aiuto. Con Skype Maria Teresa parla con i familiari lontani e con WhatsApp si tiene in contatto con le amiche escursioniste del centro anziani. Google è diventato un alleato prezioso per approfondire le notizie sul covid-19 e non rimanere vittima delle bufale che girano sui social. È tutto vero? Sì!
Per rendere il suo racconto più veritiero ed efficace le abbiamo chiesto di registrare il suo primo video selfie, guidandola a distanza con WhatsApp. Un contributo per la maratona live "L'Italia chiamò", in pieno lockdown [https://youtu.be/QIVipSADlfE durata 1'37]
Zak, viaggiatore senza scelta
Abbiamo incontrato Zakaria Mohamed Ali al Centro Enea di Roma nel 2008. Era un rifugiato politico. "Sono arrivato in Italia con il barcone e i miei titoli di studio legati e nascosti con il nastro adesivo intorno al torace. Non sapevo come ricominciare a vivere, contattare i miei familiari e cercare un lavoro. L’Internet Cafè mi ha aiutato tantissimo", ci raccontava allora. Per le sue spiccate capacità comunicative Zak prima ci ha aiutati con il ruolo di facilitatore, poi è diventato docente di informatica presso il Centro di prima accoglienza di Pietralata. Oggi Zak è un giornalista e documentarista freelance. Ha scritto una lettera aperta a noi tutti, cittadini del mondo, richiamandoci a non "vivere vigliaccamente una vita normale", mentre il mondo è cambiato. [mondodigitale.org/it/news/giornata-del-migrante]
Francesco, l'alfiere
Nel 2018, Francesco Maura, studente 15enne del liceo di Ceccano, viene selezionato dalla FMD come ambasciatore digitale del terzo team italiano per il progetto europeo "Make: Learn: Share: Europe". Nel 2019 partecipa con un team misto al Tech Care Hackathon, maratona di sviluppo su etica e robotica, conquistando il 2° posto con il progetto OwnMed, app per pazienti diabetici. Nel contesto della RomeCup 2019, insieme ai suoi compagni, vince il Creative Jam e l'hackathon con il progetto T-glass, un paio di occhiali intelligenti per aiutare chi non vede, grazie all'ausilio di telecamere e sensori. Per le "sue spiccate qualità digitali, per le capacità di progettazione e di realizzazione di strumenti innovativi volti anche a superare divari e problemi sociali", Francesco, 18enne, è stato nominato "Alfiere della Repubblica" dal presidente Sergio Mattarella.
Marcello e la "sana diffidenza"
Ha lavorato per oltre 40 anni nel campo informatico. Esperto in sicurezza, Marcello Pistilli è consulente per il Tribunale di Roma. Collabora con FMD dal 2014. È stato agente sociale per le comunità di over 65 nel progetto europeo Acting per l'invecchiamento attivo e formatore per il progetto ISEV. Oltre a fare formazione per gli over 65 sui temi della privacy e della sicurezza online, ha curato il blog Blusa (acronimo di BLog Utenti per la Sicurezza in rete degli Anziani), online sul sito innovationgym.org. La raccomandazione che ricorre più di frequente nei suoi post è “sana diffidenza”. Durante il primo lockdown, che ha costretto gli anziani a casa, Marcello ci ha regalato tre "video consigli" destinati proprio agli over 60 per aiutarli a gestire al meglio la presenza e la comunicazione online. Un grande esempio di super consulente pro bono.
Lara, 35 anni, formatrice in 3D
Formazione artistica e specializzazione in grafica 3D, Lara anima laboratori di game per spiegare ai più giovani come si progetta un gioco, ma capisce che può essere più efficace se approfondisce anche gli aspetti tecnici della programmazione. Comincia così a studiare da autodidatta, poi si appassiona e arriva a conseguire un master. Frequentando i giovani scopre con stupore quanti stereotipi e luoghi comuni tengano ancora le ragazze lontane dalle materie scientifiche. Così si affeziona sempre di più alla formazione, da cui all'inizio era "scappata", e capisce di "funzionare" come coach, di essere credibile, convincente e trascinante. Durante il primo lockdown e la chiusura delle scuole è stata una risorsa preziosa per aiutare i docenti con meno familiarità con le tecnologie a organizzare la didattica a distanza.
Emanuele, il campione alla pari
Due volte sul podio dei mondiali di robotica nel 2014 e nel 2015 in Brasile e Cina, Emanuele Alfano ha cominciato a fare il formatore mentre era ancora studente dello storico istituto industriale Galileo Galilei di Roma. A 18 anni ha rilasciato la sua prima intervista al Tg2. Ha partecipato come espositore a diverse edizioni della Maker Faire Rome. È stato tra gli animatori dei pomeriggi robotici, dedicati alla formazione di giovani team per la RomeCup, e formatore e motivatore del programma Coding Girls, per avvicinare le ragazze a intraprendere "le carriere nelle quali la società ha 'relegato' culturalmente i maschi". Ha studiato a Tor Vergata fino a conseguire la laurea magistrale in Ingegneria dell'automazione e informatica. Lavora come Ingegnere dell'automazione presso Automate srl.