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A Siena l’IA incontra la salute

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A Siena l’IA incontra la salute

A Siena l’IA incontra la salute

Prima tappa del DisclAImer Tour

Si è aperto ieri, all’Università di Siena, il viaggio del DisclAImer Tour, il nuovo progetto del Corriere della Sera ideato e diretto da Riccardo Luna. Dieci tappe in altrettanti atenei italiani per riflettere insieme su come l’intelligenza artificiale stia trasformando ricerca, economia e società.

In qualità di knowledge partner per la formazione e l’innovazione sociale, la Fondazione Mondo Digitale accompagna studenti e giovani ricercatori in attività esperienziali per sviluppare competenze digitali, creatività e responsabilità civica.

Il tema della salute al centro

La prima giornata del tour è stata dedicata al tema della salute, esplorata dal punto di vista della prevenzione e della ricerca scientifica. 

Il dialogo del mattino su IA e vaccini ha visto protagonisti Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, e Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena. Rappuoli ha sottolineato l’impatto già concreto dell’intelligenza artificiale “sulla scoperta di nuovi vaccini, rendendoli più sicuri ed efficaci e aprendo strade prima impossibili, dalle malattie infettive all’oncologia”.

La challenge Biomind: AI per la bioinformatica

Nel pomeriggio la Fondazione Mondo Digitale ha guidato la challenge “Biomind. Intelligenza artificiale per l’innovazione in farmacia e bioinformatica”, una sfida di due ore che ha coinvolto 23 studenti universitari suddivisi in squadre multidisciplinari con l’obiettivo di scoprire come il machine learning può diventare un alleato nella ricerca di nuovi farmaci.

A partire dal dataset Drug Discovery Virtual Screening, i team hanno provato ad applicare strumenti di AI per distinguere molecole attive da quelle non attive o stimare valori di affinità di legame tra molecole e proteine. L’obiettivo non era solo la performance tecnica, ma anche la capacità di costruire un modello solido, interpretarne i risultati e comunicarli in modo chiaro e creativo.

Come ha spiegato Monica Bianchini, professore associato dell’Università di Siena: “Il nostro gruppo di ricerca si occupa in particolare di applicazioni in ambito biomedico, dalla bioinformatica alla generazione di nuove proteine con caratteristiche chimico-fisiche specifiche, più facilmente attaccabili dai farmaci. C’è grande necessità di nuovi farmaci, pensiamo solo agli antibiotici a cui siamo ormai resistenti”.

Sulla dimensione pratica della sfida, è intervenuta Fiamma Romagnoli, ricercatrice dell’Università di Siena: “Abbiamo deciso di puntare sullo screening virtuale di composti farmaceutici. I ragazzi oggi utilizzeranno tecniche di machine learning per prevedere, sulla base della proteina, quali composti potranno legarsi ed essere efficaci nel trattamento di determinate malattie”.

A sottolineare il valore del dialogo tra università e impresa, le parole di Anastasija Bakmaz, AI & Data Manager di EY: “Ci faceva molto piacere lanciare oggi una sfida agli studenti di Siena sull’intelligenza artificiale applicata al mondo della drug discovery, della farmacia e della bioinformatica. È sempre un’ottima opportunità per far lavorare insieme università e aziende, e noi siamo felici di coglierla”.

Anche Niccolò Pancino, ricercatore dell’Università di Siena, ha evidenziato il carattere formativo dell’iniziativa: “Oggi siamo qui al Santa Chiara Lab con un nutrito gruppo di ragazzi… abbiamo creato delle piccole challenge su alcuni dataset trovati online e ora si stanno confrontando tra loro, creando una presentazione che presto mostreranno. Valuteremo il loro operato: un’occasione per far vivere da vicino cosa significa ricerca e sviluppo in ambito farmaceutico”.

Sullo stesso tono, Valerio Vignoli, direttore del DIISM, ha sottolineato il valore della trasmissione della conoscenza: “Una bella iniziativa come tutte quelle che mettono insieme ragazzi con maggiore esperienza e ragazzi che stanno muovendo i primi passi. La conoscenza passa proprio attraverso questo trasferimento. Ho visto grande entusiasmo e partecipazione convinta: un’ottima iniziativa da ripetere”.

La challenge ha offerto ai partecipanti l’occasione di mettere in pratica le proprie competenze, ma anche di allenare pensiero critico, creatività e spirito di squadra. Come ha osservato Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale: “Attraverso queste sfide, i giovani non si limitano a imparare: sperimentano, collaborano e trasformano le loro intuizioni in soluzioni reali. È così che l’innovazione diventa esperienza condivisa e valore per la società”.

Il viaggio continua ora in altre nove città italiane fino a dicembre, con l’obiettivo di stimolare consapevolezza e dialogo sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella vita di tutti.

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