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Seedbot per un’agricoltura sostenibile

Il progetto vincitore della categoria AgroBOT alla RomeCup 2025

Seedbot per un’agricoltura sostenibile

Seedbot per un’agricoltura sostenibile

Il progetto vincitore della categoria AgroBOT alla RomeCup 2025

Si chiama Seedbot il robot autonomo progettato dagli studenti dell'istituto superiore Antonio Giordano di Venafro (Isernia), vincitore della categoria AgroBOT alla RomeCup 2025. In collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, il team ha sviluppato un sistema agricolo innovativo e sostenibile, capace di semina autonoma e alimentato da energia solare.

Semina di precisione, energia pulita
Seedbot è un robot cingolato programmato con Arduino che effettua tutte le fasi della semina in modo indipendente: perfora il terreno, rilascia il seme e lo ricopre. Il tutto avviene lungo un percorso rettilineo, con una logica ciclica controllata da software sviluppato in C/C++.
Il sistema è alimentato da un doppio modulo: batteria ricaricabile e pannelli fotovoltaici, per un’autonomia energetica che riduce l’impatto ambientale. Seedbot lavora con efficacia su terreni asciutti o leggermente umidi e rappresenta una soluzione concreta per l’agricoltura di precisione su piccola scala.

Didattica trasformativa, nuove sfide
Per l’IIS Giordano è stata la prima partecipazione alla RomeCup, e il successo ha avuto un impatto fortemente formativo. Gli studenti, provenienti da indirizzi non specificamente orientati alla robotica, hanno affrontato nuove sfide e dimostrato una straordinaria capacità di adattamento e creatività progettuale
"Abbiamo pensato, progettato e realizzato un robot che semina, effettua un foro e ricopre la terra. Tutti i robot sono stati realizzati con materiali riciclati, alimentati da fotovoltaico e pensati per una prospettiva green", spiega Michele Fiore, docente di informatica. "Il nostro robot si chiama Seedbot, perché è dedicato al seme. Siamo fieri del nostro lavoro: è un robot innovativo, che rispetta l’ambiente e nasce dalla nostra passione", racconta Domenico Nardolillo, studente.

Un progetto replicabile e in evoluzione
Seedbot non è solo un prototipo funzionante, ma un modello replicabile e adattabile. Il team ha già ipotizzato evoluzioni con moduli GPS, controllo remoto e sensori ambientali. Le applicazioni future includono orti urbani, permacultura e coltivazioni verticali.

I protagonisti del progetto
Scuola: Antonio Giordano di Venafro (Isernia)
Dirigente scolastico: Marcellino D’Ambrosa
Docenti: Michele Fiore, Andrea Girardi
Tutor Pcto: Romana Eugenia Lucarelli
Assistenti tecnici: Giovanni Cuculo, Andrea Di Giacomo
Studenti: Domenico Nardolillo, Francesco Bagari, Alberto Pontone, Lorenzo Mancini, Nicandro Valerio, Francesco Pesino, Marianna Celino, Benedetta Cecchino, Alessia Rossi, Michele D’Agostino, Francesco Bucci, Alicja Iuliani, Gabriele Maria Martino, Guerino Flavio Di Bona, Giulia Cambio
Ateneo partner: Università Campus Bio-Medico di Roma 
Ricercatori: Clemente Lauretti, Marzia Piemontese
 

 

 

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