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Fin dagli anni ’70 la comunità marocchina è stata le principali protagoniste del fenomeno migratorio e l’Italia è diventata meta e terra di accoglienza privilegiata. Secondo il Dossier statistico Immigrazione 2013 risiedono in Italia oltre 513.000 marocchini, la comunità non comunitaria più numerosa.
È nel decennio 2001-2010 che i marocchini sono raddoppiati, modificando le caratteristiche del progetto migratorio, sempre più familiare e intergenerazionale, con un’alta incidenza delle seconde generazioni. E negli ultimi anni quali cambiamenti sono intervenuti? L’area di maggiore concentrazione è sempre il Nord Italia?
A fare il punto della situazione è la nuova ricerca “La comunità marocchina in Italia. Un ponte sul Mediterraneo”, condotta dal Centro Studi e Ricerche Idos per conto del Ministère chargé de la Communauté marocaine résident à l’ètranger. Il volume viene presentato oggi, 29 gennaio, presso l’Associazione Stampa Estera, in via dell’Umiltà 83/C (piazza Colonna), dalle 11 alle 13.
L’incontro è anche occasione per presentare Iprit, acronimo di Immigrazione Percorsi di Regolarità in Italia, progetto che ha visto collaborare il Centro studi e ricerche Idos con la Fondazione Mondo Digitale e Anolf Italia, su un’azione comune per promuovere una migrazione informata e consapevole, finanziata dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione.