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Registri elettronici, Lim in tutte le classi e netbook personale per tutti gli studenti delle prime e seconde classi. Si presenta così il liceo Melchiorre Gioia di Piacenza, “abitato” quotidianamente da oltre 1.500 giovani e 150 docenti. Non poteva, quindi, mancare l’adesione dell’Istituto al progetto PINN, Pane e Internet per Nonni e Nipoti, il progetto di alfabetizzazione digitale della terza età promosso dalla Regione Emilia Romagna con il modello di apprendimento intergenerazionale ideato dalla FMD.
Tra i tutor dei nonni italiani anche diversi studenti stranieri che frequentano la scuola e si cimentano nel ruolo di esperti. Un modo diretto ed efficace per abbattere gli stereotipi delle famiglie e della popolazione anziana. Nell’audio la prof.ssa Elena Gabbiani racconta ad Ana Lain e Cecilia Stajano il successo di “Gullit”, così è stato soprannominato dai nonni per le treccine rasta, un giovane tutor di origine africana, perfettamente padrone del doppio codice di integrazione, la lingua italiana e il linguaggio digitale.
Una scommessa importante per Piacenza che registra tra le più alte percentuali di studenti stranieri che frequentano la scuola, pari al 16,2%. Percentuali più alte solo a Mantova (16,9%) e Prato (16,4%). Mentre la media italiana è di 8,5.