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Mobile learning

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È stata pubblicata anche la seconda ricerca prevista dal progetto M-Learn – Training Teachers to use mobile (hand held) technologies within mainstream school education (Programma per l’apprendimento permanente Comenius), che coinvolge sei partner in quattro paesi: Inghilterra, Grecia, Italia, Paesi Bassi. Nonostante le buone competenze nell’uso delle nuove tecnologie, i nuovi strumenti non arrivano ancora in classe e non modificano la didattica. E neanche gli studenti sono in grado di usare le nuove risorse per lo studio.

 

La ricerca A training needs analysis to support mobile learning and information and communication tachnology teacher training in Mlearn partner countries è stata realizzata dall’Università di Lancaster – Centre for Technology Enhanced Learning – Department of Educational Research, in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale e gli altri parner, per monitorare i bisogni dei docenti. La ricerca è il punto di partenza per elaborare il curriculum formativo e il programma del corso che si terrà a Birmingham il prossimo luglio.

Dall'analisi emerge che la maggior parte dei docenti nei quattro paesi coinvolti (Grecia, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito) ha esperienza nell’uso di tecnologie (pc, laptop, lavagne interattive per la didattica) e segue il dibattito sull’introduzione delle tecnologie a scuola.

 

Per approfondimenti vedi il blog Voice Over:

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