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Lo stile del gemello digitale

Vagone FMD nel Metaverso

Lo stile del gemello digitale

Lo stile del gemello digitale

Vagone FMD: la sintesi dell’ultimo incontro a Binario F

L’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e il metaverso stanno già offrendo nuovi modelli, non solo di business, ma di fruizione della moda e delle iniziative ad essa connessa, come showroom e sfilate. Già da diverso tempo, numerosi marchi hanno fatto la loro incursione nel Metaverso, presentando progetti e iniziative di vario tipo. Il tema è stato affrontato nella sessione di ieri del programma Vagone FMD. Da 01 a 100 nel metaverso, dedicato proprio alla moda. Condividiamo i principali spunti emersi nella sintesi di Onelia Onorati.

 

SESSIONE INTRODUTTIVA

Gianluca Polegri, direttore di Digital Solutions Engineering. Il metaverso come realtà unitaria ancora non esiste, lo abbiamo ribadito più volte, ecco perché ci sono ancora tante persone scettiche sulla consistenza del suo futuro. Engineering si pone come l’azienda italiana che affianca alcuni partner verso la digital trasformation, con una strategia e una visione ben precise rispetto alle evoluzioni dei servizi digitali. Attualmente il metaverso è l’applicazione di diverse tecnologie interoperabili in un solo ambiente. È certo che ci vorrà del tempo per vederne l’evoluzione, eppure da quando abbiamo iniziato questo viaggio, ad ottobre, riscontravo una polarizzazione tra alcuni interlocutori scettici e altri iper ottimisti, invece oggi si pone davanti a noi un percorso che ha già alcune certezze. Riscontro un atteggiamento sempre meno scettico e sempre più interessato al metaverso, realtà dei settori energy, utilities, sanità, transportation, pubblica amministrazione si sono già rivolte a noi con un interesse concreto. Del resto la tecnologia è andata molto avanti: un anno fa non c’era una cultura diffusa su cosa fosse il metaverso e venivano portate ad esempio soluzioni lontane come second life, oggi le persone sono già in grado di operare delle scelte molto sofisticate. Il metaverso è un’evoluzione, è vero, ma l’ecosistema metaverso è in qualche modo realtà “viva” perché non si azzera passando da una immersione all’altra. Il metaverso invecchia per via delle azioni delle altre persone, che lo vivono anche quando io sono disconnesso. Quindi una delle sue caratteristiche è l’interoperabilità verso l’esterno.

Antonio Franceschini, responsabile nazionale di CNA Federmoda. Stiamo cercando di lavorare nell’ottica della certificazione e della trasparenza di filiera, non vogliamo che le pmi vadano “a rimorchio” rispetto alle novità ma vogliamo essere fra i primi a innovare. Aspetti legali, diritto d’autore, valorizzazione del brand sono i temi nei quali la tecnologia può essere un facilitatore. Attualmente ci sono già state alcune esperienze, non partiamo da zero perché abbiamo sempre voluto renderci riconoscibili come componente fondamentale nella crescita del Paese.

Doriana Marini, co-fondatrice di DienPi. Noi lavoriamo con tante realtà imprenditoriali nel mondo del fashion, di varie dimensioni e natura, di cui molte legate a giovani imprenditori. Abbiamo lanciato un’etichetta parlante per combattere la contraffazione, con il requisito che fosse lavabile e potesse dare contenuti di tracciabilità, nella direzione della trasparenza di filiera. All’interno di queste etichette c’è un tag NFC, che consente di visualizzare le informazioni al passaggio dello smartphone. Uno dei prodotti sui quali applichiamo l’etichetta è la galva croc, una giacca intessuta da pelli pregiate rivisitate con tecnologie digitali. In alcuni casi queste giacche vengono trattate con disegni che la fanno sembrare di coccodrillo, a volte vengono dipinte a mano. Per queste giacche un configuratore online consente di progettare il proprio modello, con un’etichetta contenente tag leggibile da smartphone. Ogni giacca ha anche il suo corrispettivo digitale. In queste settimane stiamo lavorando per implementare l’intelligenza artificiale nella produzione, in modo che modelle 3 D possano indossare gli abiti per facilitare la loro realizzazione. Grazie alla collaborazione tra più aziende ci piacerebbe rendere questi servizi disponibili per tutte le pmi.

Giulio Brandimarti, ceo di Solidity2. Mi ritengo un visionario e insieme a Doriana Marini ho portato avanti un progetto particolare. Abbiamo realizzato una connessione tra fisico e digitale, cioè tra giacca e tag, secondo un sistema che rende gli asset identificabili. Abbiamo realizzato la replica della giacca galva croc Torricelli inserendo nell’NFT una stringa di codici necessaria ad accedere alle info sull’indumento dallo smartphone. Tutta la collezione Torricelli ha un NFT univoco. Ogni capo ha un digital twin.

SESSIONE DI BRAINSTORMING

Rossella Calabro, consiglio di presidenza di Federmoda. Vorrei chiedere a che punto siamo con la dimensione del touch, sarebbe importante poter toccare ricami 3D, stoffa, cucitura.

Stefania Gamberini, Consiglio di presidenza di Federmoda (Emilia Romagna). Che tipo di investimento in termini tecnologici ed economici siamo chiamati oggi a valutare? Poi mi chiedo come i ragazzi possano gestire il comportamento d’acquisto nel futuro. Noi come produttori siamo sempre in bilico tra acquisto fisico e acquisto on line.

Simone Balducci, CNA Toscana. Mi chiedo quanto possano essere precise queste tecnologie, caratteristica che per noi è molto importante, e poi ritengo utile la possibilità di utilizzo in diverse lingue.

Aldo Trama, Consiglio Presidenza Federmoda (Campania). Vedo applicazioni già nel presente. Tuttavia mentre credo che il metaverso abbia molteplici applicazioni nella realizzazione del prodotto in serie, fatico a considerare la sua utilità per l’artigianato e per il prodotto “su misura”. La prova fisica è sempre centrale in questo ambito. Mi chiedo anche come un artigiano possa affrontare i costi connessi.

 

CONCLUSIONI

Gianluca Polegri risponde ad alcune questioni:

  1. La qualità e la precisione sono eccezionali, la riproduzione del digital twin è impeccabile a livello di trama e di dettaglio. Per quanto riguarda la consistenza, e quindi la sensazione del tatto, siamo invece indietro.
  2. L’azienda come può immaginare un’applicazione pratica del metaverso? Per rispondere a questa domanda, credo che sia necessario consentire alle aziende di accedere a momenti di formazione e ad incentivi per sostenere lo sviluppo del metaverso e la sua diffusione. Credo nell’importanza di finanziare il metaverso legandolo a obiettivi ben precisi. Un altro fronte è capire subito quale regolamentazione possa intervenire nelle tematiche.
  3. Quale potrebbe essere l’impatto sui comportamenti d’acquisto per le nuove generazioni: i ragazzi fra 14-18 oggi acquistano libri solo su tiktok, quindi sono già abituati a farlo. Il metaverso potrebbe diventare il canale di vendita prevalente nei prossimi 5 anni.

Marco Landi, presidente nazionale di CNA Federmoda. Una delle preoccupazioni delle aziende del settore fashion è quella di trasferire ai consumatori più giovani la percezione della creazione di valore. Spero che il metaverso riesca a intercettare la sensibilità dei giovani per trasferire la tradizione e la storia dell’artigianato e del made in Italy. L’idea è quella di istillare curiosità per attirare l’attenzione sul prodotto fisico o sul luogo di produzione.

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