Una videochiamata su skype per collegare Roma e Boston. Fabrizio Taffoni, ricercatore dell'Università Campus Biomedico di Roma e docente di meccatronica per i sistemi biomedicali e di biodesign, ci ha spiegato in diretta dal Boston Children's Hospital qualcosa di un mondo che fonde aspetti di meccanica, soluzioni tecnologiche, medicina e robotica.
Sarà proprio UCBM quest'anno a ospitare la RomeCup, l'eccellenza della robotica a Roma, dal 16 al 18 aprile 2018. Fabrizio, insieme al collega Domenico Formica, coordina le attività dei contest di robotica, sfida ulteriore di Romecup in questa dodicesima edizione, che vedono la partecipazione congiunta di studenti del biennio superiore e delle università.
Il tema proposto da Campus è quello dei Cobot: "sviluppare delle interfacce innovative per il controllo delle carrozzine motorizzate". Fabrizio ci racconta che l'aspetto più complesso per i ragazzi sarà comprendere il problema di un paziente con capacità motorie limitate e contemporaneamente sviluppare soluzioni nuove: questo significa senza dubbio creatività, ma anche e soprattutto "progettazione concorrente", ovvero progettazione dell'hardware elettronico e della parte meccanica che devono andare di pari passo.
Per gli studenti, esperti "robottari", come simpaticamente si autodefiniscono, sarà importante il confronto con ricercatori di alto profilo.
Il Campus erogherà, proprio durante la RomeCup, tre sessioni in parallelo su robotica medica e di servizio, su ingegneria e neurorobotica e sulle tecnologie per l'alimentazione e la promozione della salute. Il team del UCBR sarà presente anche alle premiazioni di RomeCup in Campidoglio il 18 aprile.
Condividiamo la conversazione integrale di Fiammetta Castagnini con Fabrizio Taffoni, perché contiene, oltre alla presentazione delle novità 2018, anche la spiegazione di contenuti tecnici importanti, come il funzionamento della "progettazione concorrente".
Ascolta "La sfida dei Cobot alla RomeCup 2018. La racconta Fabrizio Taffoni" su Spreaker.