Le esperienze dall’Asl Roma 6 di Albano con giovani e adulti
La redazione di Castelli Notizie ci aggiorna sullo stato di avanzamento dell’iniziativa nata dall’incontro con il progetto Vagone FMD. Da 01 a 100 nel Metaverso e dall’operazione “Headset donation program” di Meta che prevede la donazione con la formula “comodato d’uso” dei Meta Quest 2 ad alcune istituzioni e scuole italiane. Lo spunto è un aggiornamento pubblicato sul sito dell'azienda sanitaria: Asl Roma 6, Ariccia. I benefici del mondo digitale per i ragazzi autistici: l’esperienza rivoluzionaria dei laboratori di robotica e stampa 3D.
Un anno fa i Meta Quest 2, visori VR all-in-one per la realtà immersiva, sono arrivati alla ASL Roma 6 di Albano (Roma), tramite l’associazione AttivaMente Aps [vedi la notizia La teoria della mente nel metaverso].
La dott.ssa Diana Di Pietro, direttrice del Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche della Asl Roma 6, ha poi promosso anche l’acquisto di un visore Oculus 3, dotato di una serie di programmi per percorsi riabilitativi, socio-educativi e per interventi psicoterapeutici di impronta cognitivo-comportamentale, rappresenta un ulteriore passo avanti nel supporto ai ragazzi autistici.
Alcune settimane fa è stata organizzata una formazione per educatori professionali, psicologi e terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (Tnpee) coordinati dalla dott.ssa Maria Scarioli, con l’intervento della società Idego che ha fornito sia il software che l’hardware. Poi è iniziata una prima esperienza sperimentale con un gruppo di giovani adulti presso il Centro di salute mentale di Ariccia. Anche il gruppo “Giovanissimi” del Centro diurno di Albano ha partecipato, sperimentando un percorso attraverso la realtà immersiva, propedeutico all’affrontare una escape room nella realtà.
“Queste esperienze hanno suscitato entusiasmo sia tra i giovani utenti che tra gli operatori, che vedono nella tecnologia una potente alleata per promuovere la salute mentale e l’inclusione. I laboratori di robotica, la stampa 3D e la realtà immersiva stanno dimostrando di essere strumenti efficaci non solo per l’apprendimento, ma anche per il miglioramento del benessere emotivo e sociale dei ragazzi autistici”.
“La tecnologia, con la sua capacità di abbattere barriere e creare connessioni, si sta rivelando una chiave preziosa per l’integrazione e la realizzazione personale di questi giovani”.