2 min.
È curda e vive da due anni in Italia. È fuggita da una situazione di guerra nel suo paese, la Turchia, dove non ha più casa (bruciata durante l’incendio del suo villaggio), né famiglia. Oggi è ospite presso il Centro Enea di Roma. Ha solamente un fratello, che vive anche lui a Roma presso la casa di cultura curda.
In Turchia non ha avuto modo di studiare ma ha fatto molti lavori, dalla bidella a scuola all’operaia in fabbrica. Durante il suo viaggio per l’Italia ha vissuto anche l’esperienza del carcere.
Oggi lavora come badante per una signora disabile di 75 anni. È in prova per 4 mesi. Al Centro Enea frequenta i corsi di italiano e realizza oggetti di bigiotteria con le sue amiche. Sta diventando sempre più brava sia con la lingua sia con le abilità creative.
Mentre la intervisto le squilla il telefono e risponde dicendo “parla italiano sorella mia”, rivolgendosi alla sua amica che abita a Firenze, “sono qui con una ragazza italiana”. Mi mostra come mettono il velo le donne curde, i bracciali che ha realizzato quest’ultima settimana, la spilla sul petto del suo presidente…
Da settembre comincerà a frequentare anche la sala internet del Centro Enea, dove la Fondazione Mondo Digitale organizza corsi di formazione gratuiti di alfabetizzazione digitale. Imparerà ad usare il pc e lo insegnerà anche alla sua paziente che, grazie al web, non rimarrà isolata dal mondo.