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Il sesto senso dei robot

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Il sesto senso dei robot

Il sesto senso dei robot

 

Il sesto senso dei robot

Dal tatto artificiale all'androide che si emoziona al cellulare. La robotica esplode: nel 2025 varrà 44 miliardi di dollari
di Francesca Cerati
 
Nova, Il Sole 24 Ore, 25 marzo 2012, da pag. 49
 
«In questa fase di grande transizione, impostare una visione di lungo termine e riportare l'Italia in una posizione preminente nel campo della robotica mondiale offre grandi benefici trasversali che vanno dalla scuola all'industria» premette Alfonso Molina, professore di Strategie delle tecnologie all'Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo digitale, promotrice della VI edizione della "RomeCup", nonchè ideatore del Protocollo d'intesa per la creazione di una rete nazionale sulla robotica educativa. «Si tratta di un'esperienza unica in Italia e in Europa - continua –. L'obiettivo è stimolare e facilitare un processo lungimirante del Sistema-Paese che veda uniti tutti gli attori rilevanti della robotica italiana: industria e servizi, università, centri di ricerca, scuola, terzo settore, governo locale, regionale e nazionale».
 
La rete multi-settoriale di robotica educativa è nata un anno fa da 38 firmatari rappresentanti l'intera filiera della robotica. Pochi giorni fa, il 16 marzo, sono saliti a 53, a significare che scuola, università, associazioni, musei, fondazioni, industria si stanno mettendo insieme sulla base di una tecnologia, producendo due documenti: una roadmap per la robotoca educativa in Italia, e il Libro Bianco, dove ogni membro della rete comunica agli altri cosa offre (dalle tecnologie alle potenzialità di finanziamento). «Questa esperienza di innovazione sociale, al centro della politica europea dell'agenda digitale, può preparare l'Italia alla sfida della specializzazione intelligente e dello sviluppo territoriale – continua Molina – Tutti i processi di innovazione sociale devono oggi poggiare sull'integrazione strategica di fisico e virtuale. Non c'è condivisione della conoscenza se non si rompono le barriere dello spazio e del tempo. Per questo abbiamo creato il sito Phyrtual, un sistema aperto e visionario, basato sullo scambio della conoscenza in campo robotico e sulla multimedialità umana».
 
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