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Dalla meccanica all’IA: la visione di Patrizia

TGR Srl

Dalla meccanica all’IA: la visione di Patrizia

Dalla meccanica all’IA: la visione di Patrizia

Le storie delle imprenditrici coinvolte nel progetto "Intelligenze al femminile nell'IA"

Patrizia Toselliè un’imprenditrice di Bentivoglio, in provincia di Bologna, che ha fatto del cambiamento e dell’innovazione il filo conduttore della sua storia imprenditoriale. Oggi la sua impresa, TGR Srl(Tecnologie Generali Riabilitative), progetta e produce montascale mobili per aiutare le persone con problemi di mobilità a vivere una vita piena e sicura ovunque, anche in viaggio. Ha inventato il primo montascale a tre ruote, “Scoiattolo”. “Con la mia azienda di famiglia presentammo nel 1978, in anticipo sui tempi di forse 30 anni, un ciclomotore elettrico in grado di viaggiare in autonomia per 90 chilometri, molto avanzato per l’epoca. Avevamo iniziato con i telai da moto e poi inventammo e pubblicizzammo nelle fiere il nostro veicolo, che faceva furore. Però le vendite non rispettarono le attese, c’era ancora tanta diffidenza, e dovemmo integrare la produzione con altre proposte”. Allora arrivò il carrello elettrico per merci, a tre ruote, che consentiva a una persona, da sola, di trasportare 160 chili di peso per le scale: “ancora una volta, per volere di mio padre, utilizzammo l’elettricità per il trasporto e ancora una volta ricevemmo tanto interesse, anche le vendite andavano bene. Poi, iniziarono a proporci di estendere l’uso del carrello alle necessità di persone con difficoltà motorie. Nel 1981 un’altra svolta: decidemmo di proporre un carrello per la deambulazione delle persone con disabilità”.

Era tutto nuovo: Patrizia dovette occuparsi della parte commerciale ma anche dei rapporti con il Ministero della Salute, delle autorizzazioni, dei controlli sicurezza. “A un certo punto ho deciso di rallentare e di dedicarmi al mercato estero. Ma, alla morte di mia madre, qualche anno fa, ho assunto la guida dell’azienda e la sua gestione complessiva. Sono diventata la titolare di TGR Srl, che oggi produce e vende montascale per il trasporto delle persone, al 90%, e macchine per trasporto merci, per il restante 10. Con una forte vocazione all’internazionalizzazione: vendiamo per il mercato nazionale al 40% e per il resto all’estero”.

Patrizia è venuta a conoscenza del percorso “ Intelligenze al femminile nell'IA” da un’email della Camera di Commercio di Bologna e, instancabile esploratrice di novità e tendenze qual è, è rimasta affascinata dalla possibilità di una formazione personalizzata che potesse aprirle nuove possibilità grazie all’intelligenza artificiale. “Per lavoro mi confronto spesso con il problema di come aprire nuove frontiere di mercato, vista la sensibilità dei dati personali connessi alle soluzioni per la disabilità. Volevo capire come utilizzare i tool dell’IA per trovare delle strade. Ci sono riuscita!”

Innanzitutto la formula degli incontri è risultata interessante per via dell’interattività e della flessibilità con la quale i formatori sanno rapportarsi con i partecipanti: “Ci è stato chiesto di essere parte attiva del percorso, di presentare le nostre richieste durante le lezioni, di parlare delle nostre esigenze. Inoltre, abbiamo delle esercitazioni da fare e questo fa sì che possiamo continuare il lavoro in autonomia, sperimentando da soli”.

Le scoperte sono state tante. “Non mi sono interessata tanto alle soluzioni da applicare al business on line, come i chatbot, ma ho preferito concentrarmi sulle applicazioni per la comunicazione e per il marketing. Molto interessanti le proposte per i contenuti social, ma anche per le ricerche di mercato, per studiare la concorrenza. È fondamentale tuttavia ricontrollare i dati, usare i prompt giusti, mantenere alta l’attenzione. Un esempio: ho fatto una ricerca territoriale sui rivenditori e le informazioni in alcuni casi erano false. Invece i dati sulla concorrenza, utili per realizzare tabelle di confronto, erano corretti. Inoltre, sono rimasta sbalordita dal livello di profondità che può raggiungere l’IA quando si tratta di interazioni filosofiche sulla vita e sulla malattia, anche di fronte alle provocazioni. Ho infine capito che le intelligenze sono molteplici e vanno usate ognuna per uno scopo diverso”.

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