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Il binario dell'inclusione

Il binario dell'inclusione

Il binario dell'inclusione

A Binario F nasce una comunità inclusiva di pratica digitale. Un ambiente di apprendimento diffuso e un nuovo metodo di lavoro per trovare soluzioni.

 

Facebook e Fondazione Mondo Digitale hanno presentato oggi il nuovo programma di Vagone FMD. Da 01 a 100, che punta su reti collaborative, alleanze ibride e competenze digitali diffuse per la ripartenza del tessuto produttivo e sociale italiano. L’iniziativa, realizzata nell’ambito di Binario F, lo spazio di Facebook fisico e virtuale per le digital skills, è stata presentata questa mattina con la partecipazione della sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Istruzione. Anci, Forum del Terzo Settore, Giovani Imprenditori Confcommercio e Cna Giovani Imprenditori a confronto in tre stanze digitali.

 

 

"Il mondo digitale è un mondo che abitiamo e dobbiamo imparare a conoscerne le regole, gli spazi e i tempi. L’idea di un ambiente di apprendimento nuovo, come quello digitale, che possa essere integrato a quello in presenza, non può che essere una occasione di implementazione migliorativa dell’offerta formativa. L’unione tra luogo fisico e luogo digitale, tra apprendimento diretto in presenza e apprendimento digitale, sono mondi che interagiscono e che vanno, quindi, a integrarsi sempre più. Anche la scuola deve imparare a gestire queste dinamiche e deve migliorare quella che è l’educazione alla cittadinanza digitale, affinché i nostri giovani imparino a essere cittadini responsabili e capaci di abitare il mondo digitale", ha dichiarato Barbara Floridia, sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Istruzione.

 

"Non basta essere presenti sulle piattaforme digitali ma bisogna essere in grado di abitarle con consapevolezza. A Binario F abbiamo formato 100.000 persone in tre anni: il digitale è opportunità, crescita e inclusività. Grazie al digitale riusciremo a superare le tradizionali barriere fisiche e geografiche e a raggiungere tutti i territori", ha spiegato Angelo Mazzetti, Head of Public Policy di Facebook Italia, Cipro, Malta e Grecia.

 

“Sfide economiche che sono anche sfide sociali e culturali. L’emergenza sanitaria deve diventare occasione di ricostruzione e riprogettazione collettiva. Bisogna cambiare anche il metodo di lavoro. La trasformazione digitale è chiave di sviluppo per il futuro solo se saremo capaci di renderla davvero partecipativa e inclusiva”, ha aggiunto Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale.

 

Secondo Massimo Castelli, coordinatore nazionale piccoli Comuni Anci, "Nell’analogico siamo stati abituati a difendere i diritti costituzionali: scuola, salute, lavoro. Ora nei diritti costituzionali dobbiamo inserire il diritto di accesso al digitale. Sarebbe un grande passo in avanti per la nostra Costituzione".

 

"La pandemia è stata un grande acceleratore del digitale, sia dal punto di vista delle opportunità che dei limiti", ha sottolineato Claudia Fiaschi, portavoce Forum del Terzo Settore. "Prima sfida: disuguaglianza digitale e inclusione digitale dei territori più svantaggiati. L’altra sfida è quella della partecipazione: tutti i nostri enti hanno dovuto imparare a gestire la vita associativa attraverso il digitale, e non è da poco considerando che il processo partecipativo è il pilastro del terzo settore. La terza sfida è quella dell’organizzazione: come fare i servizi di welfare, come integrare gli ingredienti digitali nelle proprie azioni di trasformazione della comunità e costruzione di alleanze. Non si vince mai da soli".

 

Andrea Colzani, presidente nazionale Giovani Imprenditori Confcommercio, ha distinto tra "breve periodo e lungo periodo, uscire dall’emergenza e intercettare la ripresa. Le competenze digitali si sono dimostrate un’ancora di salvezza per le imprese, anche le più digitali. Pensiamo alle imprese di ristorazione, con il delivery. Però poi c’è il lungo periodo, dove le competenze digitali dovranno essere considerate un punto di base e non di arrivo. Il digitale dovrà essere integrato con altre sfide del nostro secolo, il green, la sostenibilità, la salute. Altra distinzione è quella tra i settori: dalla bottega storica alla grande distribuzione. Pensando ai settori, le competenze digitali sono proporzionalmente più importanti tanto più è tradizionale l’impresa. Il digitale non ci salverà da solo: qualsiasi percorso tecnico deve essere accompagnato da un framework culturale che preveda anche una crescita delle persone a 360°".

 

"600.000 imprese, 40.000 giovani artigiani digitali. I modelli di business stavano già cambiando prima, adesso è ancora tutto più accelerato". Marco Vicentini, presidente nazionale CNA Giovani Imprenditori, ha ribadito come "La formazione continua sia fondamentale. Molte imprese hanno il problema del ricambio generazionale, abbiamo bisogno di formazione, informazione e di fare spazio ai giovani per partecipare attivamente anche con le imprese più piccole alla transizione digitale".

 

Al termine della sessione plenaria referenti di enti pubblici e privati, imprese, cittadini e organizzazioni del terzo settore si sono dati appuntamento in tre stanze virtuali per condividere buone pratiche e individuare sfide e priorità di intervento.

 

Il progetto prosegue per il 2021 con la proposta di diversi format interattivi ed eventi di formazione gratuiti: dai laboratori per le piccole e medie imprese per esplorare le potenzialità del digitale e sperimentare soluzioni innovative di comunicazione, vendita in rete e apertura a nuovi mercati, fino al lavoro di mini task force locali sui temi più discussi di attualità e sulle emergenze dei territori per trovare proposte e soluzioni in modalità cooperativa.

 

Obiettivo di Vagone FMD. Da 01 a 100 è creare una comunità inclusiva di pratica firtuale, fisica e virtuale, scalabile e replicabile, per rispondere con la partecipazione di tutti alla crisi e alle sfide trasformative del nostro tempo. E nella rete non può mancare un’attenzione particolare per i giovani e il loro futuro o per gli utenti più fragili: chi ha perso il lavoro e ha bisogno di acquisire velocemente competenze qualificanti e spendibili, o gli anziani, spesso esclusi dalla piena partecipazione alla vita sociale.

 

 

 

 

 

 

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