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Gli abissi marini diventano hi-tech

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Gli abissi marini diventano hi-tech

Gli abissi marini diventano hi-tech

 

“Potenzialità culturale e divulgativa per l’innovazione, la didattica e la ricerca tecnologica” è così che l’Ing. Domenico Ricciardi, presidente Mare Nostrum srl, definisce l’Accordo di Rete sulla robotica educativa di cui è firmatario. “Ho partecipato alla tavola rotonda tenutasi in Campidoglio per la firma del protocollo e a dir poco mi sono emozionato ed entusiasmato nel sentire ciò che da anni vado dicendo…” scrive nella lettera al professor Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e primo promotore dell’Accordo.
 
Occorrono sinergie per migliorare la qualità e l’innovazione tecnologica per l’economia e l’occupazione dei giovani. Anche per questo Mare Nostrum è impegnata nella costruzione dell’Acquario più grande d’Italia (secondo in Europa per superficie). Grazie alla collaborazione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nell’Acquario saranno presenti anche i pesci robot: dal polpo giardiniere alla cernia-spia. Un “assaggio” di questi prototipi è stato presentato alla RomeCup - Trofeo Internazionale città di Roma di Robotica, in occasione della firma dell’Accordo di rete sulla robotica educativa (Campidoglio, 16 marzo 2011).
 
L’Ing. Ricciardi spiega, nell’intervista rilasciata alla FMD, perché l’Acquario di Roma rappresenta una novità assoluta con finalità importanti come quella di recuperare il Mediterraneo. Dalla ricerca alla divulgazione, dall’innovazione tecnologica all’ambiente: tantissime le declinazioni di questo importante progetto.

 

 

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