Le applicazioni della piattaforma CS First nella didattica
In che modo la piattaforma CS First aiuta a sviluppare pensiero computazionale e capacità di risolvere i problemi? Quale contributo può dare per apprendere in modo più efficace i contenuti più astratti delle discipline scientifiche?
Onelia Onorati lo ha chiesto a Rossana Di Giorgi, insegnante di Matematica e scienze all'Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Paceco, in provincia di Trapani. Da alcuni anni la docente ha scoperto la piattaforma CS First e sta collaborando alla sua diffusione nelle scuole. "Mi sono fatta carico in prima persona di coinvolgere i docenti della primaria del mio e di altri istituti della provincia. Ho riscontrato per lo più grande entusiasmo nella fase iniziale, quella formativa per gli insegnanti, ma qualche lentezza nella fase dell’implementazione, al momento di coinvolgere attivamente gli studenti, soprattutto per via del fattore tempo e della necessità di avvalersi di infrastrutture in numero limitato, come le aule di informatica.
Finora come hanno risposto gli alunni? Quest’anno pensa che sarà possibile migliorare la fase del coinvolgimento attivo degli studenti?
Finalmente l’anno scorso ho potuto sperimentare la piattaforma in classe. Ne sono stata molto soddisfatta e quest’anno ho coinvolto tutte e tre le mie classi, prima, seconda e terza. Il punto forte della piattaforma è che attraverso un video tutorial è possibile mostrare i passaggi in maniera sequenziale e graduale. Tanto che l’insegnante non deve essere presente ed è possibile esercitarsi anche a casa, in autonomia. Da questo punto di vista, il lavoro di ciascuno studente è condiviso sulla piattaforma e sono visibili i progressi fatti, come pure le difficoltà sperimentate. Questo è un ottimo risultato e aggira il problema delle risorse condivise limitate.
Nell’ambito del suo profilo didattico, qual è l’uso più interessante per gli alunni?
A me interessa trasmettere, in primis, l’uso della piattaforma e l’apprendimento di Scratch, e quindi la capacità di realizzare le varie animazioni. Il passaggio successivo, dal mio punto di vista, sarà poi applicare la tecnologia alla materia di scienze. Un’idea potrebbe essere quella di realizzare un progetto di storytelling che racconti la vita e le scoperte di un grande scienziato del passato, oppure riprendere un dialogo tra uomini di scienza immersi nella collocazione storica di riferimento. Per le materie matematiche potrei pensare di programmare un videogioco che presenti, ad esempio, quiz matematici sui multipli.
Quale momento formativo ha suscitato maggiore coinvolgimento per voi insegnanti?
Una formula che mi ha coinvolto molto è stata quella dei webinar. Ricordo in particolare il recente incontro on line dal titolo “Quanti anni hai nel sistema solare?”. Ho realizzato subito che questo contenuto sarebbe potuto essere utilizzato benissimo nelle mie classi, perché potrei sfruttare la curiosità dei ragazzi su questi temi per insegnare loro concetti molto astratti, difficili da apprendere. Mi piacerebbe vedere quali domande o idee potrebbero nascere dalla loro fantasia.
La tecnologia proposta in che modo può migliorare l’inclusione dei ragazzi?
In generale il coding ha una capacità immediata di far superare certi ostacoli mentali che i ragazzi si creano e che poi bloccano la loro ricettività. Mostrare nella pratica le cose facilita l’apprendimento. In questo devo dire che CS First sviluppa e potenzia le capacità di problem solving.