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Dare voce ai nonni

Nonni su Internet al Feltrinelli di Milano

Dare voce ai nonni

Dare voce ai nonni

Alfabetizzazione mediatica per la terza età al Feltrinelli di Milano

L'istituto Giacomo Feltrinelli di Milano torna a ospitare e animare con gli studenti nel ruolo di tutor un nuovo percorso di alfabetizzazione digitale per la terza età Nonni su Internet realizzato in sinergia con il progetto europee EngAGEd (Intergenerational Digital Engagement). L’obiettivo è migliorare le abilità di alfabetizzazione mediatica, collegate all’uso consapevole delle tecnologie dell’informazione della comunicazione, per contrastare la disinformazione e riconoscere le notizie fuorvianti [leggi la notizia Nonni su Internet sul sito della scuola].

La formatrice Tullia Romanelli ci racconta la prima sessione sessione formativa con gli studenti che rivestiranno il ruolo di tutor per gli over 65. 

 

Mi avvio verso l’aula magna, pronta a conoscere i giovani studenti che per dieci incontri diventeranno insegnanti. Agli studenti verrà infatti richiesto di insegnare a utilizzare PC e cellulare a un gruppo di cittadini dai 65 ai 90 anni, allo scopo di promuovere l’inclusione digitale dei partecipanti e una cittadinanza consapevole dei giovani tutor. 

Ma tutto ciò avrà inizio da martedì prossimo. Oggi il progetto viene presentato ai ragazzi in un’ora e mezza in cui vengono formati i formatori, da cui il nome “Train the Trainers”. Mentre imposto le slide mi domando come sarà il gruppo di quest’anno; saranno timidi e non faranno domande, poco attenti? Per il secondo anno di fila rimango piacevolmente stupita di fronte a un’aula magna piena di ragazzi silenziosi e molto interessati. Così attenti da accorgersi che ho dimenticato di elencare un incontro a novembre. Mi trovo di fronte un gruppo proveniente da indirizzi scolastici diversi ma con un obbiettivo comune che va al di là delle ore riconosciute come Percorsi per le competenze trasversali e l'orinetamento. Manifestano una chiara volontà di fare la propria parte perché “i nostri Nonni” imparino quello che si sono prefissati. 

La loro unica domanda è: “Cosa posso fare se ci provo e ci riprovo ma quella skill quel Nonno non riesce proprio ad apprenderla?” Oltre alla familiarità con i termini inglesi per cui li vedo annuire quando parlo di “cooperative learning”, è chiara nei loro occhi la determinazione propria della loro età. Come a voler dire, ormai sono qui, vi dimostrerò che il mio Nonno alla fine del percorso sarà il migliore di tutti. 

 Lo stesso interesse con cui le ragazze della neonata redazione scolastica mi chiedono se possono far parte del gruppo per il progetto finale, in modo tale da “fare citazioni, riportare opinioni e far emergere la voce dei Nonni”. Con questo spirito non posso che attendere con trepidazione il prossimo martedì per essere testimone del primo incontro, così come della conoscenza tra i ragazzi e i loro “Nonni adottivi”. 

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