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Da Poste italiane alle case famiglia

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Da Poste italiane alle case famiglia

Da Poste italiane alle case famiglia

 

I 18 computer donati da Poste Italiane e rigenerati da alcuni studenti volontari dell’Itis "G. Armellini" di Roma, dove c’è una delle officine del recupero più attive della Capitale, oggi si trovano presso due case famiglia e due centri di semi-autonomia di Frosinone e Ceccano, gestiti da GEA Società Cooperativa Sociale.
 
Ad utilizzarli nelle case famiglia sono 14 minori non accompagnati, italiani e stranieri, provenienti soprattutto da Etiopia, Albania e Romania, e i ragazzi più grandi dei centri di semi autonomia, maschili e femminili (Metamorphosis e Ole Pole).
 
Con gli esperti di GEA, i ragazzi frequentano corsi di informatica e di grafica digitale. Da qualche giorno hanno anche imparato a realizzare una brochure e a navigare nel web, come ci racconta Giovanna Marcato, responsabile delle strutture.
 
Il progetto, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, rientra nella Campagna di riciclo dei computer dismessi dalle aziende "Non mi buttare...al centro anziani c'è post@ per me"

 

 

“Solitamente doniamo i computer ai centri sociali anziani che hanno scarse attrezzature informatiche e gli studenti delle scuole romane si occupano del check-up completo delle macchine”, spiega Cecilia Stajano, responsabile del progetto, "in questo caso abbiamo deciso di accettare la richiesta anche da parte delle case famiglia, concordando con loro un  progetto didattico innovativo che prevede la formazione digitale dei giovani.”

 

 

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