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Tre studenti del liceo scientifico E. Fermi di Catanzaro, Matteo Bonacci, Irina Teti e Beatrice Viotti, con l'aiuto della docente di disegno e storia dell'arte, Anna Rita Gagliardi, hanno progettato Up Calabria, un'applicazione per dispositivi mobili in grado di offrire un'esperienza "turistica arricchita", per guardare le cose con un "terzo occhio".
“Abbiamo realizzato il prototipo dell'applicazione grazie all'impegno dei nostri insegnanti, ma non basta”, spiega Beatrice Viotti, 18 anni, una delle autrici del progetto. “Ci piacerebbe presentare l’app a fiere del turismo e pubblicizzarla in eventi culturali; perché è giusto che la Calabria venga valutata meglio di quanto accade ora. E poi, chissà, oltre alla mappa storico-artistica si potrebbero sviluppare altri applicazioni pratiche, utili per i turisti”.
“Vogliamo realizzare una guida mobile per smartphone e tablet, sempre aggiornata che cresce nel tempo, da portare con sé per esplorare il territorio e conoscere i luoghi più rappresentativi della Calabria. Cominciamo con una piattaforma multilingue e interattiva sui sistemi museali e siti archeologici della costa ionica calabrese”.
Le prime quattro tappe della guida sono Squillace superiore e l’antica Scolacium, La grangia di Montauro, Monasterace superiore e l’antica Kaulon, l’abitato di Mammola con l’annesso museo di Santa Barbara (MuSaBa).
Per realizzare la versione definitiva dell’app occorre il supporto di un tecnico specializzato. Per questo i ragazzi hanno avviato una raccolta fondi su Phyrtual.org con Beatrice nel ruolo di testimone della campagna “Il mio futuro? #dipendedame”, lanciata dalla Fondazione Mondo Digitale per sostenere i progetti di innovazione sociale delle scuole. Il progetto dei tre giovani è molto concreto: vogliono trasformare l’app in una start up.