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Con il robot in sala operatoria

MedAssistant BOT a RomeCup 2024

Con il robot in sala operatoria

Con il robot in sala operatoria

Robotic Arm Challenge: il progetto del team del Da Vinci di Sapri

Siamo sicuri che scuola e lavoro siano così distanti? “Napoli anticipa il futuro della sanità in Italia”: un’agenzia Ansa dei primi di maggio racconta come l’Istituto dei tumori Pascale sia il primo ospedale italiano a usare l'ultima generazione del robot chirurgico monoportale. Il nuovo dispositivo completa la quarta generazione del robot da Vinci, offrendo al chirurgo l'opportunità di trattare un maggior numero di pazienti, con un approccio più appropriato in base alle caratteristiche personali e riducendo i processi infiammatori derivanti dalle incisioni chirurgiche. Il robot chirurgico più evoluto proprio quest’anno compie 25 anni di lavoro nelle sale operatorie. 

Sempre in Campania c’è una scuola dove gli studenti hanno imparato a costruire e programmare bracci robotici in grado di agevolare il lavoro dei medici in sala operatoria. La loro scuola si chiama come il robot, Leonardo da Vinci, e si trova a Sapri, in provincia di Salerno, sempre in Campania. È guidata dal dirigente scolastico Corrado Limongi. Ma la loro impresa purtroppo non fa notizia, come spesso succede per i fatti di scuola.

Allora proviamo noi a raccontare la loro storia. Il team di lavoro è composto da tre ragazzi e una ragazza: sono Gianluca Vassallucci, Rossella Caiafa, Gianmarco Pacetti e Massimo Massimila. Coordinati dal loro docente Antonio Fidelio hanno lavorato al progetto MedAssistant BOT: è un braccio robotico avanzato progettato per agevolare il passaggio sicuro di strumenti medici durante le procedure chirurgiche. “Dotato di articolazioni e sensori precisi, MedAssistant BOT offre un controllo accurato al chirurgo attraverso un'interfaccia intuitiva, con l'aggiunta di comandi vocali per ottimizzare l'esperienza utente”, spiegano gli studenti. “La mano avanzata assicura una presa stabile e più simile a quella umana, mentre i sensori migliorano la percezione ambientale. Programmabile per adattarsi a diverse procedure, questo braccio robotico sterilizzabile è concepito per ottimizzare l'efficienza operativa, migliorare la sicurezza del paziente e facilitare la collaborazione tra il chirurgo e la tecnologia medica”.

Con il progetto MedAssistant BOT il team ha partecipato e ha vinto nella categoria Robotic Arm Makers la prima edizione della Robotic Arm Challenge che si è svolta in occasione della RomeCup 2024.

Vi proponiamo una brevissima intervista a Gianluca e Gianmarco realizzata in occasione delle fasi finali della competizione. La scuola ha partecipato alla RomeCup anche nella categoria Explorer, classificandosi al quarto posto.

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