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Bambini e adolescenti online

Growing Up in the Digital Age

Bambini e adolescenti online

Bambini e adolescenti online

Le sfide emerse dall'evento "Growing Up in the Digital Age" a Dublino

Nella prima settimana di marzo abbiamo partecipato a due giornate di lavoro a Dublino organizzate da Google. Per la Fondazione Mondo Digitale sono intervenute Ilaria Graziano, project manager e responsabile della progettazione, e Marta Pietrelli, che coordina i progetti Vivi Internet, al meglio e CS First [vedi la notizia Crescere nell'era digitale].

“Si tratta di importanti occasioni di scambio”, racconta Ilaria Graziano, “e anche di importanti opportunità formative e di supporto. Soprattutto Google sta generando a livello europeo una serie di occasioni, come tavole rotonde, eventi, gruppi di lavoro, che mettono in rete tutti i soggetti che lavorano sulle sfide educative”. 

Con alcune settimane di ritardo pubblichiamo in sintesi i principali punti emersi dal confronto, incentrato sulla mancanza di comprensione da parte degli adulti del mondo online, la formazione degli insegnanti, i problemi di valutazione e i modelli di finanziamento, i controlli parentali. Speriamo possa essere spunti utili per tutta la nostra comunità.

Dalla discussione sono emersi i seguenti punti chiave:

  • la necessità di una migliore educazione ai media tra gli adulti e sulla necessità che gli adulti riconoscano che per i giovani non c'è distinzione tra vita online e offline
  • le carenze nella formazione degli insegnanti e la necessità di creare gruppi di sostegno e di confronto per insegnanti e genitori sulla sicurezza online
  • riflessione sui modelli di valutazione, sul loro scopo, sui loro limiti e su quali modelli siano più vantaggiosi. E anche gli aspetti legati alla valutazione dell’impatto, a medio e lungo termine, dei programmi educativi
  • la sfida di trasformare i progetti in programmi e l'importanza di piani di finanziamento chiari
  • la necessità di maggiori ricerche sul comportamento online dei giovani
  • l'accelerazione del cambiamento tecnologico e la necessità che gli adulti accettino di non essere in grado di stare al passo con i giovani, assumendo il ruolo di fornitori di sicurezza piuttosto che esperti di tecnologia
  • la necessità che i programmi di sicurezza online riconoscano che i bambini accedono in età sempre più giovane. È importante capire i diversi stadi di sviluppo e il livello di supervisione di cui hanno bisogno
  • il potenziale dell'alfabetizzazione mediatica attraverso la progettazione e il modo in cui i partner per la sicurezza online potrebbero collaborare con i team di sviluppo dei prodotti tecnologici
  • le preoccupazioni legate alla crescente dipendenza dei genitori dai software di sorveglianza e l'importanza della fiducia nelle relazioni genitori-figli.

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