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Apprendimento per progetti

I docenti della scuola del noi

Apprendimento per progetti

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I docenti della scuola del noi: Stefania Cefalo, esperta in media education

Oggi conosciamo la docente Stefania Cefalo, che ci aiuta a comprendere quanto sia efficace la contaminazione di metodologie per l'insegnamento ai bambini e agli adulti. Lo facciamo, come di consueto, condividendo un breve video di auto presentazione e poi l'intervista curata dalla ricercatrice Ilaria Gaudiello. Siamo così giunti al dodicesimo appuntamento con i Docenti della scuola del noi.

Stefania Cefalo è docente ed esperta in media education. Dopo un percorso professionale nella formazione per adulti (e-learning e training on the job) è approdata alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia. La chiave del suo metodo didattico è l’apprendimento per progetti, combinato a tecniche di gamification che rendono l’insegnamento coinvolgente e inclusivo. Il suo obiettivo è liberare il potenziale dei discenti, grandi e piccoli. Crede fermamente nelle sinergie tra docenti per innovare la scuola ricorrendo ai linguaggi mediatici praticati delle nuove generazioni.

 

 

 

 

L'INTERVISTA

 

Stefania, la tua carriera di formatrice e docente ti ha vista impegnata tanto nell'universo della formazione per adulti quanto in quello dell'istruzione per bambini. Cosa "traghetti" da un universo all’altro in termini di approcci e metodi?

Insegnare per me vuol dire progettare, il progetto permette di chiarire gli obiettivi che ci si è prefissati per poterlo attuare, dando un senso concreto alle attività che vengono intraprese. Il docente non impone i contenuti che ha in mente, ma da forma a ciò che è nella mente dell'alunno. Nel mio lavoro mi piace rendere l'apprendimento divertente e interessante per tutte le età, cerco soluzioni per trasformare la teoria in pratica, secondo il principio pedagogico dell'imparare giocando. Ho sempre ricercato attività sotto forma di gioco e creo materiali didattici analogici e digitali capaci di stimolare negli alunni il desiderio di imparare e di apprendere divertendosi. In questo mi è stata molto utile l'esperienza maturata nella scuola dell'infanzia perché il tipo di apprendimento e  di didattica adottati in questo grado di scuola è proprio quella "del fare e dell'agire", favorire lo sviluppo del pensiero creativo dei bambini, attraverso tutte le fasi della realizzazione di un progetto: dallo sviluppo dell'idea alla creazione di un progetto sulla base di questa, fino alla sperimentazione delle alternative, nella logica della collaborazione e condivisione delle esperienze con il gruppo.

 

In quanto esperta in media education, su cosa a tuo avviso deve puntare la scuola della pandemia, e come secondo te sarà possibile creare una continuità con la scuola post-pandemia? 

In ogni esperienza didattica, per adulti e per bambini, ho potuto verificare le potenzialità dei nuovi strumenti dell'informazione e comunicazione. La multimedialità, in particolare, è apparsa come un valido punto di raccordo tra le differenti forme e i diversi contenuti delle materie scolastiche. È la multimedialità che ha consentito agli studenti di esprimere attivamente la loro creatività attraverso la realizzazione di prodotti culturali, intesi come prodotti che costruiscono la cultura dell’alunno e parallelamente quella della classe, interiorizzando e poi restituendo quanto imparato in una forma per loro significativa.

 

Quest’anno hai aderito alla "Scuola del noi". Cosa rappresenta per te la partecipazione attiva a questa rete e come vedi in prospettiva il lavoro congiunto dei docenti?

Ho accettato la sfida di Fondazione Mondo Digitale di essere membro della Scuola del noi per  ideare nuovi percorsi didattici fondati sul Creative Learning, un insieme di tecniche di apprendimento creativo efficace proprio perché basato sulla motivazione personale, la collaborazione, la progettazione, l’esplorazione di nuove frontiere per l’insegnamento, e la sperimentazione. In questa comunità open source, ho potuto collaborare con docenti che come me credono che il talento, la creatività e le potenzialità di ognuno siano dei valori da scoprire, incoraggiare e sviluppare. Per questo nella Scuola del Noi progettiamo percorsi didattici che usano strumenti digitali accessibili a tutti, che hanno come finalità quello di educare i nostri giovani innovatori all’uso consapevole delle tecnologie come strumento fondamentale per esprimere se stessi, per inventare e creare soluzioni a problemi reali e virtuali, rispondendo all'istanza pedagogica di cittadinanza attiva e cittadinanza digitale. Per il futuro, la sfida sarà quella di continuare a utilizzare le tecnologie per dare modo a tutti di fare emergere gli aspetti di maggiore valore, che concernono lo studente in quanto persona e non semplicemente in quanto "learner".

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