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Tecnologie esperienziali

Tommi di Softcare Studios
Softcare Studios

Tecnologie esperienziali

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Con Generazioni in rete i genitori incontrano il "papà di Tommi", Valentino Megale

Valentino Megale, biologo, si forma nel classico laboratorio tra provette e sintesi di composti, per poi esplorare il contributo delle nuove tecnologie nello sviluppo di progetti ad alto impatto sociale. Fonda la startup Softcare Studios e realizza Tommi, videogioco basato sulla realtà virtuale per i bambini ospedalizzati.

 

Valentino ha raccontato la sua esperienza professionale ai genitori, nel secondo appuntamento "Generazioni in rete", un ciclo di incontri promosso nel contesto del progetto CS First, per approfondire le grandi sfide della vita digitale e orientare i più giovani senza pregiudizi sulle carriere scientifiche [vedi la notizia Come orientare i figli].

 

E ha spiegato come funziona il video gioco Tommi, che grazie a un'esperienza virtuale riesce a produrre un cambiamento reale nel comportamento dei bambini, che sentono meno dolore e tollerano con meno sofferenza lunghi esami e terapie fastidiose.

 

"Abbiamo capito che le tecnologie digitali sono innanzitutto delle tecnologie esperienziali cioè ci danno la possibilità di cambiare, modificare, plasmare le esperienze che facciamo in un determinato lasso temporale, in un determinato spazio. La salute è un concetto olistico che non riguarda solamente la salute del corpo, ma è profondamente influenzato della salute mentale, psicologica, emotiva e sociale. Molto spesso alcune malattie derivano da un malessere, chiamiamolo psicologico... in altri casi invece è la cura, sono i risultati della terapia in ospedale che vengono profondamente influenzati da come la persona vive quella esperienza. Con Softcare Studios, che nasce a Roma nel 2017, ci siamo concentrati sul tema della gestione dello stress nei pazienti ospedalizzati".

"Le tecnologie digitali ci possono aiutare a rendere il paziente più aderente alla terapia, a portarlo oltre... La realtà virtuale ci permette di simulare il nostro senso di presenza in un altro posto, è una sensazione molto forte, realistica, molto diversa da quella che possiamo vivere attraverso uno schermo televisivo. La realtà virtuale ci immerge in uno scenario virtuale coinvolgente e interattivo, dinamico, anche se consapevolmente sappiamo che è una simulazione. Però il cervello crede di essere in un altro posto e finisce per reagire agli stimoli virtuali come se fossero reali e questo viene definito senso di presenza. Noi possiamo stimolare i sensi della persona, per renderla più rilassata, ridurre la percezione di dolore o lo stress, oppure renderla più sicura nell'intraprendere un percorso terapeutico".

"Tommi è una soluzione tecnologica in realtà virtuale che usa il mezzo più naturale per i bambini di affrontare lo stress, il gioco. Grazie all’interfaccia del visore, il bambino è immerso in un altro mondo, fuori dalle mura ospedaliere, in un'isola magica. Il suo cervello pensa di essere altrove, anche se fisicamente non può muoversi e l’esperienza è talmente realistica che viene ridotta anche la percezione del dolore fisico. Funziona come una sorta di “sedativo della percezione”, non farmacologico e non invasivo, che si rivela prezioso in reparti come l’oncologia pediatrica, l’odontoiatria, l’ortopedia e nei test diagnostici come l’esame del sangue".

Tommi è in sperimentazione in 18 ospedali. All’interno dell’Ospedale S. Gerardo di Monza viene usato in un percorso pilota per i bambini sottoposti a prelievo di sangue. L'immersione nella realtà virtuale consente ai bambini di sentire il 38 per cento in meno di dolore.

Al Buzzi di Milano, invece, Tommi riesce a sostituire la sedazione farmacologica in trattamenti piuttosto lunghi che risultano molto dolorosi per i bambini.

 

 

 

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