Intervista a Chiara Galati, coach di LinkedIn
“Sono romana d’origine, ma vivo a Milano ormai da anni. Ho due figli e mi definisco una madre “impegnata” e appassionata di viaggi. Ho iniziato a lavorare in LinkedIn da circa due anni e, pur non essendo una coach di professione, il mio percorso professionale mi ha offerto l'opportunità di gestire team e sviluppare competenze preziose nell'ascolto e nell'aiuto agli altri. Competenze che ho deciso di mettere in gioco con il progetto Le competenze per ripartire promosso con Fondazione Mondo Digitale”.
Onelia Onorati ha intervistato Chiara Galati, Large Enterprise Account Director e HR & Learning di LinkedIn, per saperne di più sulla sua esperienza nel programma formativo Le competenze per ripartire a cui ha partecipato come coach. Con una carriera consolidata nel mondo delle vendite e una passione per il supporto e lo sviluppo delle persone, Chiara porta una prospettiva unica a questo progetto. Ecco cosa ha condiviso con noi sulla sua esperienza e sul valore di LinkedIn nel mondo del lavoro.
Perché hai scelto di partecipare come coach a questo progetto in particolare?
La missione e la visione di LinkedIn, orientate a creare opportunità, risuonano profondamente con me e vedo il programma come una concretizzazione tangibile di questo ideale. Per me, non si tratta solo di parole, ma di fornire uno strumento in più per coloro che cercano lavoro.
Cosa ti ha sorpreso di più durante il programma?
Partecipando alle sessioni di coaching previste dal programma, ho potuto testimoniare l'energia positiva e discreta dei partecipanti desiderosi di ripartire. Ricordo con particolare calore un incontro con una persona pronta a ricominciare, ma che aveva bisogno di un incoraggiamento per sbloccare la propria energia. Grazie a una semplice chiacchierata, questa persona è riuscita a trovare lavoro e il legame con me è rimasto forte nel tempo.
Quali consigli o lezioni hai appreso dall'esperienza di coaching che vorresti condividere con altri professionisti interessati a intraprendere un ruolo simile?
“Per me, non è necessario essere un coach professionista per offrire supporto agli altri. Condividere la propria esperienza personale può essere estremamente utile nel guidare gli altri verso il proprio percorso. Il mio consiglio è di superare la timidezza e mettersi in gioco, trasmettendo entusiasmo e positività lungo il cammino”.