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Tecnologia e salute: il punto di vista degli anziani

Claudia Zinicola e Nicola Comella

Tecnologia e salute: il punto di vista degli anziani

Tecnologia e salute: il punto di vista degli anziani

Johnson & Johnson Week: con gli esperti al centro sociale

"Quando incontriamo gli ospiti di un centro anziani percorriamo sempre un viaggio che tocca le corde del cuore, oltre che quelle della mente. Entrano in gioco sin dall'inizio le storie delle persone, la loro vita lavorativa precedente ma anche la famiglia che hanno scelto, il rapporto con i pari, gli affetti e le soddisfazioni, così come come le frustrazioni e le domande irrisolte. E una delle consapevolezze quando si va via è che l'età non preclude l'apprendimento, la scoperta, la crescita continua. In questo modo, lo scambio è sempre arricchente e profondo. È stato così anche mercoledì scorso 10 luglio, quando il centro anziani Primo Maggio nel quartiere Pietralata di Roma ha accolto con grande entusiasmo e voglia di "alzare la mano" la sessione dedicata a "Tecnologia e salute: come l'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il campo della medicina". Nonostante l'afa di uno dei giorni più caldi dell'anno!" Onelia Onorati ha seguito uno dei due incontri organizzati da Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia nel contesto della Johnson & Johnson Week dal titolo “Insieme verso la medicina del futuro” (8-12 luglio 2024) [vedi la notizia Insieme verso la medicina del futuro]. 

I due esperti di Johnson & Johnson Innovative Medicine, Claudia Zinicola, Regional Government Affairs Manager, e Nicola Comella, Emea Omnichannel Manager, hanno accolto con generosità le tante domande e curiosità in un dibattito a tratti acceso su quelle che sono le opportunità della nuova rivoluzione digitale e i rischi connessi a un uso non regolamentato. "Claudia Zinicola, che nell'ambito del volontariato di competenza ha partecipato al nostro progetto Fattore J, ha parlato degli stimoli che l'IA ci dà sul lavoro: "spesso devo parlare con tante persone diverse e consulto le applicazioni di intelligenza artificiale, perché ho a disposizione una raccolta unica di informazioni, che poi però devo verificare incrociando le fonti, con il vantaggio di ottimizzare comunque i tempi. Pensate ai punti di interesse per le diagnosi: aggregando i dati clinici, l'IA sa già proporre cure possibili per i pazienti, facendo ipotesi sulle patologie che però il medico deve poi convalidare", prosegue Onelia.
"Quando si lavora su tanti materiali, è utile ricorrere all'IA per una proposta di sintesi e adattamento allo scopo, salvo poi rivederla con attenzione", ha rilevato Comella. "Quanto alla scelta di un'applicazione piuttosto che un'altra, rimane fondamentale il senso critico della persona".
 
"Tanti i dubbi sulla possibilità che l'IA possa invadere le nostre vite limitando la nostra libertà, ma rimane comunque la consapevolezza che questa crescita deve e può sempre essere regolata da noi tutti".

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