A RomeCup il contest Health Bot. L'intervista a Federica Mazzotti
Anche Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia quest’anno è partner della RomeCup 2024 con Health Bot, il primo contest formativo dedicato ad ideare e prototipare soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale per la salute. La sfida è aperta a team di studenti delle scuole superiori italiane e non pone limiti alla creatività delle soluzioni realizzate con l’uso di applicazioni robotiche, intelligenza artificiale, IoT o realtà estesa. Fattore J è il progetto promosso nelle scuole superiori di tutta Italia per sensibilizzare i ragazzi sul valore dei progressi scientifici per la salute, il benessere e la qualità della vita di tutti. L’obiettivo è costruire un mondo in salute appassionando i giovani ai progressi della scienza e della ricerca, rendendoli pienamente protagonisti delle proprie scelte in un’ottica One Health. Onelia Onorati ha intervistato Federica Mazzotti, Business Transformation Director di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia.
Qual è l'impegno di J&J Innovative Medicine nell'ambito dell'innovazione a servizio del benessere delle persone?
L’impegno verso l’innovazione e la ricerca scientifica è parte integrante della nostra storia e della nostra missione aziendale. Basti pensare che ben 20 delle 80 molecole che abbiamo sviluppato sono state inserite dall’Oms nella lista dei farmaci essenziali per l’umanità. Non solo la storia, ma anche il nostro futuro parlano di innovazione e lo fanno in modo concreto attraverso investimenti costanti in ricerca e sviluppo mirati ad aprire la strada verso la medicina di domani. Lo testimonia l’annuncio di $15 miliardi di investimenti in R&D a livello globale e i €27,5 milioni negli ultimi tre anni solo in Italia. In Italia, e più precisamente a Latina, abbiamo il nostro sito produttivo che è tra i più innovativi al mondo, con una produzione di circa 4 miliardi di compresse all’anno e da cui il 90% è esportato in oltre 100 Paesi esteri. Le nostre terapie raggiungono 2 milioni di pazienti in Italia e nel 2022 abbiamo condotto 97 studi clinici e collaborato con 346 centri di ricerca permettendo a 3600 pazienti un accesso precoce alle cure. Vogliamo essere in prima fila nello sviluppare le soluzioni innovative che siano in grado di trasformare il futuro della medicina e di conseguenza il benessere e la salute delle persone. Anche per questo, J&J guarda alla ricerca e l’applicazione della stessa nelle malattie più complesse nelle aree terapeutiche dell’Oncologia, Immunologia, Neuroscienze, Cardiovascolare, Ipertensione Arteriosa Polmonare e Retina.
Quest'anno J&J Innovative Medicine è tra i partner della RomeCup 2024. Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a sposare quello che è il multievento italiano sull'intelligenza artificiale e robotica?
Posso dire a nome di tutta J&J che è un onore per noi essere partner della RomeCup 2024. È ormai sotto gli occhi di tutti, oltre che al centro dei dibattiti politici nazionali ed internazionali, il ruolo trasformativo che l’AI avrà (e sta già avendo) a livello multidisciplinare sulla vita di tutti noi. Nello specifico, come testimoniato da un recente studio del World Economic Forum, l’AI trasformerà completamente il modo in cui oggi ci occupiamo di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie, facilitando il compito dei medici e assicurando migliori opzioni di cura per i pazienti. Come J&J stiamo già integrando queste soluzioni nel nostro lavoro quotidiano, usando l’AI per migliorare l’efficienza dei nostri studi clinici e portare più velocemente nuove terapie sul mercato. Nonostante questo, siamo però consapevoli che l’approccio all’innovazione, compresa quella dell’AI, deve essere un approccio integrato che garantisca il coinvolgimento del più ampio numero di attori e che guardi soprattutto ai protagonisti del futuro, ossia le nuove generazioni. Accessibilità, prossimità e sostenibilità dell’innovazione passano inevitabilmente attraverso il sostegno ai giovani, non solo per affascinarli a queste nuove tecnologie ma anche per sostenerli nel percorso che lo studio e le carriere del lavoro in ambito tecnologico e scientifico comportano. Collaboriamo già da oltre 4 anni con Fondazione Mondo Digitale al progetto Fattore J volto alla promozione della cultura scientifica fra gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di tutta Italia e che quest’anno vede come uno dei focus principali del progetto proprio l’intelligenza artificiale. È in questo contesto che abbiamo scelto di sostenere e partecipare in modo diretto alla RomeCup 2024 per guardare insieme all’intersezione tra tecnologia, scienza e nuove generazioni.
Ci parla di Health Bot?
Il progetto Health Bot è un’iniziativa ideata proprio nell’ottica di formare e avvicinare i giovani al tema dell’intelligenza artificiale nel contesto del nostro progetto Fattore J. Health Bot è un contest creativo in cui giovani studenti provenienti da diverse scuole d’Italia sono chiamati a presentare prototipi di robotica e intelligenza artificiale nel campo della salute. I progetti verranno presentati in occasione della seconda giornata della RomeCup e, insieme ad una giuria di esperti, premieremo i migliori lavori degli studenti. In quest’ottica posso già anticipare che le soluzioni proposte dai ragazzi sono innovative ed esprimono al meglio la dimestichezza che i giovani già hanno nei confronti delle nuove tecnologie oltre che la consapevolezza del loro impatto positivo sulle vite dei pazienti. Con Health Both dimostriamo ancora di più quanto sia essenziale investire nell’innovazione e nell’aprire la strada alle nuove generazioni nel campo scientifico e tecnologico, per migliorare ancora di più la nostra capacità di generare benessere per i pazienti e chi si prende cura di loro.