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Questione di engagement

Questione di engagement

Questione di engagement

Le aziende con dipendenti fortemente coinvolti nel lavoro e nella vita dell’organizzazione offrono un ritorno economico ai propri investitori del 19 per cento superiore alla media. Il basso engagement di chi lavora rende problematica anche la capacità di “trattenere” le persone più capaci e qualificate (talent retention): di fronte a una nuova proposta di lavoro, lascerebbe l’azienda il 40 per cento dei dipendenti "non coinvolti" e solo il 13 per cento di quelli più coinvolti.

 

I dati emergono da uno studio effettuato dalla società di consulenza aziendale BlessingWhite che, attraverso l’analisi di circa 11mila interviste in tutto il mondo, è giunta alla conclusione che solo un terzo dei dipendenti (il 31%) si sente coinvolto nel proprio lavoro.

 

Che il coinvolgimento delle persone sia uno dei fattori che maggiormente influenzano la produttività e il benessere nei luoghi di lavoro, viene segnalato anche dal report State of the Global Workplace. Gallup, azienda di consulenza nel settore del performance management, ha analizzato la situazione di 142 Paesi fra cui l’Italia. Solo il 14 per cento risulta profondamente coinvolto, mentre il 68% non è coinvolto, indifferente alla propria attività lavorativa, e il 18 per cento “rema contro”, tende cioè a minare la business unit a cui appartiene.

 

Come motivare le persone nelle organizzazioni? Quali nuove capacità di leadership richiede la gestione dell’engagement nell’era digitale?

 

Il tema del settimo Annual Global Drucker Forum, leader tra i congressi sul management in Europa, oggi e domani a Vienna, è proprio “Claiming our humanity: managing in the digital age".

 

Alla due giorni di lavori partecipa anche Alfonso Molina, professore di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale.

 

Alfonso Molina ha studiato l’engagement management nelle organizzazioni non profit.

La pubblicazione “Un’organizzazione non profit orientata alla conoscenza” (Fondazione Mondo Digitale, Roma 2011) è disponibile on line in italiano e in inglese.

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