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Premio Fashion Tech

Premio Fashion Tech

Premio Fashion Tech

I progetti selezionati con il contest Digital Made hanno sfilato venerdì scorso in occasione della Fashion Digital Night ospitata da Altaroma e presentata dalla giornalista Alma Grandin.

 

Dopo la sfilata dei progetti di wearable technology, nell'insolita passerella allestita presso il Prati BusDistrict, la giuria ha decretato i vincitori delle varie categorie che sono stati premiati da Mirta Michilli, direttrice della Fondazione Mondo Digitale, e Adriano Franchi, direttore generale di Altaroma.  

 

 

 

La giuria della Fashion Digital Night

  • Antonio Alliva, 3Ditaly
  • Gaia Danese, console Italiana a Barcellona
  • Joaquin Fargas, artista digitale
  • Adriano Franchi, Altaroma  
  • Alessio Giubba, direttore Accademia Italiana
  • Ilaria La Manna, pm Digital Made
  • Mirta Michilli, direttore generale FMD
  • Luigi Panella, Trotec 
  • Anastasia Pistofidou, Fab Textile

 

Il progetto vincitore

  • Biotico di Jessica Pullo, Argentina

 

I vincitori delle quattro categorie

  • Wearable Technology: "M2M" di ProteinLab UTEM, Cile
  • Digital Manufacturing: "ShapeUp" di ShapeUp Italia
  • Smart Bride: "Atypical", Accademia delle Belle Arti di Napoli in collaborazione con Fab Lab Frosinone, Italia
  • Bio Materials: "Ricordati di me" di Marina D’Alessandro, Accademia delle Belle Arti di Napoli in collaborazione con Fab Lab Frosinone, Italia  

 

La galleria fotografica di Altaroma

La registrazione integrale della sfilata sul canale YouTube di Altaroma

 

 

 

I progetti vincitori in breve

 

BIOTICO, Jessica Pullo, Argentina

La materia prima sono i rifiuti urbani dell'industria tessile, della gastronomia, della pelletteria e degli ambienti domestici. L’obiettivo è quello di conferire loro un nuovo valore, creando capi e accessori di eccellente qualità. I prodotti sono realizzati con processi di fabbricazione digitale utilizzando macchine a taglio laser, combinate con processi di produzione artigianale. Il progetto ha anche un valore sociale, perché impiega persone in condizioni di fragilità nella produzione di tessuti da materiali di riciclo e scarto.

 

M2M, ProteinLab UTEM, Cile
Il processo di progettazione e sviluppo dell'abito è stato di circa tre mesi. I risultati di ricerca nel campo stampa 3D e taglio laser hanno portato i designer di ProteinLab UTEM a collaborare con stilisti nazionali di spicco, come Claudio Paredes e Matías Hernán. Il progetto è stato realizzato da Diego Vilches, che ha usato strumenti di progettazione parametrica per digitalizzare gli stampi sviluppati sulla base del corpo dell’utente finale. Per la produzione del vestito sono state usate stampanti 3D e CNC Laser.  

 

SHAPEUPITALY, Rosa Topputo, Shape Up Italy, Italia

Un mix tra fiori, frutta, maschere e putti decora le facciate e l'architettura della città di Lecce. La natura, in tutta la sua bellezza, riprende le linee razionali classiche, tipiche del periodo storico del Rinascimento. Lo spirito umano non è più solo basato su razionalità, linearità, perfezione e linee rigorose riconosciute nel "mezzo d'oro", ma anche su passione e dramma.  

 

 

 

 

ATYPICAL, Accademia delle Belle Arti di Napoli in collaborazione con Fab Lab Frosinone, Italia
Innovazione, riduzione dei costi, trasformismo ed eco-sostenibilità sono le parole chiave del progetto composto da tre abiti: i primi sono due basati sullo studio della stampa 3D, con forme geometriche realizzate in TPU: applicate sul corpo apparentemente nudo danno vita a una nuova idea di abito. Il terzo è la reinterpretazione di un abito da sposa. Il corpino è interamente realizzato in 3D, la gonna è composta da una parte superiore ampia che lascia intravedere un tubino sottostante che, sfilato e rigirato, si trasforma in una borsa.  

 

 

RICORDATI DI ME, Marina D’Alessandro, Accademia delle Belle Arti di Napoli in collaborazione con Fab Lab Frosinone, Italia

Un capo ricercato, a basso impatto ambientale, con una forte comunicazione visiva in grado di suscitare un ricordo nella mente di chi lo osserva. Recenti studi dimostrano che le memorie risiedono in una molecola specifica di RNA composta a sua volta da quattro molecole. Il progetto si basa sulla rappresentazione di tali molecole per ideare un modulo esagonale in bioplastica, biodegradabile, contenente un liquido creato con materiali di riciclo. Il risultato è un abito modulare che, sottoposto a raggi UV, ha caratteristiche fluorescenti.

 

 

IL PROGETTO ON LINE su www.innovationgym.org
in italiano e in inglese
 

 

LA CARTELLA STAMPA

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