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In pista per l'Afghanistan

In pista per l'Afghanistan

In pista per l'Afghanistan

I successi italiani ai Giochi Paralimpici di Tokyo (24 agosto - 5 settembre) stanno coinvolgendo un nuovo pubblico che segue con passione le gare. E la stampa sta dedicando ampio spazio all'evento raccontando le incredibili storie degli atleti, come quella di Monica Contrafatto, che noi abbiamo conosciuto in occasione della RomeCup 2019.

 

LO SPRINT DELLE DONNE

La velocità comincia sotto i 15 secondi... Martina e Monica, velociste, sono cresciute sportivamente con questo obiettivo. E sono cresciute altrettanto rapidamente come donne. Dall'incidente in motorino di Martina alla medaglia d'oro passano tre anni. Dalla bomba che colpisce Monica durante una missione di pace in Afghanistan alla sua prima gara di corsa e alla convocazione in nazionale passano solo pochi mesi di allenamento. Oggi è la quinta centometrista più veloce del mondo.

 

Così presentavamo il talk con le due atlete paralimpiche, che hanno incontrato gli studenti delle scuole per mostrare cosa è possibile fare con una protesi.

 

Nei prossimi giorni Monica, così ha dichiarato alla stampa, correrà anche per l'Afghanistan. A darle forza e coraggio c'è anche tutta la nostra comunità.

 

“Ho lasciato il mio lavoro a metà. A costo di perdere pure l’altra gamba, voglio tornare là, in Afghanistan. Ad aiutare per costruire la pace” [“Ribelli, personaggi e storie della Paralimpiade“ di Claudio Arrigoni, Corriere della Sera, 24 agosto 2021].

 

Dal nostro archivio fotografico le immagini del talk con Monica Contrafatto e della conferenza con Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico [2 aprile 2019.

 

 

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