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A lanciare la sfida è il professore Romano Nasi della scuola secondaria di primo grado G. Sola. Il docente ha coinvolto nel progetto Pinn, Pane e Internet per Nonni e Nipoti anche gli assistenti sociali del Comune, che si sono dimostrati entusiasti dell’esperienza.
Il metodo di apprendimento intergenerazionale può così diventare uno strumento per sbloccare situazioni di disagio e aiutare a reinterpretare il proprio ruolo all’interno della famiglia e della scuola. .JPG)
Il metodo di apprendimento intergenerazionale può così diventare uno strumento per sbloccare situazioni di disagio e aiutare a reinterpretare il proprio ruolo all’interno della famiglia e della scuola.
Nell’immagine alcuni ragazzi che hanno aiutato a rimettere in ordine l’aula di informatica prima dell’inizio del workshop con i docenti, tenuto da Ana Lain e Cecilia Stajano.