Nel periodo dell’istruzione primaria più della metà delle bambine dimostra una spiccata passione per le STEM, ma questa va gradualmente a dissolversi col passare degli anni. Il calo più importante di interesse verso le materie scientifiche e tecnologiche avviene tra i 13 e i 17 anni, per poi subire un ulteriore drammatico tracollo tra le scuole superiori e l’università. Questo progressivo allontanamento la dice lunga su quanto il condizionamento esterno (degli stereotipi di genere, delle aspettative della società, dei genitori e della scuola, per citare qualche esempio) possa pesare sulla scelta professionale delle donne.
Domani, giovedì 28 aprile, è in progamma la conferenza finale del progetto Erasmus+ “Isn’t She STEM? Break the Stereotype!”, che vede la collaborazione di Scuole Cefa Petranova (Roma), Základní škola Parentes (Praga, Repubblica Ceca) e Centro Educativo Arangoya (Bilbao, Spagna).
La Fondazione Mondo Digitale è stata invitata a intervenire all'evento per condividere la sua esperienza nella lotta agli stereotipi di genere. La project manager Martina Lascialfari racconta le azioni "formato famiglia", pensate per i diversi destinatari: adolescenti, genitori e docenti.
PROGRAMMA
10.00 | Arrivo e accoglienza degli studenti
11.00 | Benvenuto alla conferenza finale
modera Silvia Tremonti
11.05 | Gli studenti italiani raccontano il progetto: mobilità virtuale, lavoro in gruppo, progetti STEM su luce e velocità, benefici e competenze acquisite
11.25 | Gli studenti spagnoli presentano il video realizzato dai gruppi transnazionali
11.45 | Gli studenti cechi spiegano l'infografica che riassume il progetto
12.00 | La formazione di genitori, docenti e alunni su stereotipi e divario di genere. Intervento di Martina Lascialfari, Fondazione Mondo Digitale