Main Menu

Mai più "sfigati digitali": da Tetris a Kynect

Cento_Zarri.jpg

Mai più "sfigati digitali": da Tetris a Kynect

Mai più "sfigati digitali": da Tetris a Kynect

 

A dare il benvenuto ai ragazzi è Maria Rolfini, assessore ai Servizi scolastici, Edilizia scolastica, Pubblica istruzione e Pari opportunità del Comune di Cento (Ferrara), che definisce il progetto Pane e Internet per Nonni e Nipoti uno “scambio di affetto, competenza ed esperienza”. 

Prosegue Agostina Betta, dirigente della Regione Emilia Romagna: “Solo il 51% dei cittadini in Emilia Romagna usa internet. Dal 2009 la Regione si impegna a diffondere l’uso delle nuove tecnologie per poter accedere ai servizi che la rete offre per le pari opportunità e il pari accesso all’informazione. La scuola è sicuramente uno dei luoghi più adatti per diffondere la conoscenza grazie ai ragazzi che sono nati con la tecnologia in mano.”

 

Il progetto Pane e Internet per nonni e nipoti  rientra nel più ampio progetto di alfabetizzazione digitale Pane e Internet che la Regione promuove da tempo e rappresenta una sperimentazione di successo che utilizza il modello di alfabetizzazione intergenerazionale della Fondazione Mondo Digitale. I giovani tutor delle scuole insegnano agli over 60 a usare il computer e le nuove tecnologie.

 

Gli ingredienti fondamentali del progetto, sottolinea Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, sono “inclusione, tecnologia, educazione, scuola”.  Su questi temi prende il via il dibattito “Feed Generation: come aggregare le generazioni?”, coordinato dal conduttore radio-televisivo Federico Taddia. La platea diventa protagonista. Studenti, anziani e docenti raccontano la loro esperienza e intervistano il professor Alfonso Molina, docente di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale.

 

"Appartengo alla categoria degli sfigati digitali”, esordisce Taddia, “il mio computer era un Commodor 64, il mio primo cellulare una saponetta, il videogioco più divertente era Tetris. È grazie alla mia attività giornalistica che ho avuto modo di conoscere la tecnologia. Oggi può essere uno strumento che unisce e contamina le generazioni: mettersi insieme e trovarsi uguali a 18 e 80 anni.”

 
Vari gli stimoli, i dubbi e le curiosità: prendono la parola Alessandro dell’IIS Bassi Burgatti di Cento, Fabio dell’IIs Aldini Valeriani di Bologna, Gianluca dell’IIS Belluzzi-Fioravanti di Bologna e tanti altri loro compagni. Perché avete scelto noi per insegnare? Gli anziani riescono a star dietro a una tecnologia che si evolve così velocemente? La dipendenza informatica esiste anche per gli over 60?
 
“Bisogna stimolare nei ragazzi lo sviluppo delle competenze per la vita - imparare a comunicare, a essere responsabili, a risolvere problemi - cose che a volte la scuola non insegna. Anche gli anziani devono imparare ad imparare per tenersi attivi lungo tutto l’arco della vita”, sottolinea Alfonso Molina.
 
Alcuni anziani chiedono sostegno ai tutor su bisogni molto specifici, come ad esempio, la gestione del conto corrente on line. Molte anche le curisosità, espresse in modo diretto, tanto da mettere in crisi i ragazzi: a cosa serve davvero Facebook?
 
“I ragazzi per noi sono stati maestri meglio dei maestri”, conclude una nonna dal pubblico. E così Nonni su Internet continua…



 

 

Le prime testimonianze "a caldo" dopo l'evento

 

Maria Rolfini

 

 

Agostina Betta

 

 

Federico Taddia

 

 

 

Altre notizie che potrebbero interessarti

Rimani aggiornato sulle nostre ultime attività, notizie ed eventi