Le norme sul benessere digitale entrate in vigore lo scorso mese
"Quattordici anni (tredici con il permesso dei genitori) è l’età in cui, secondo la legge italiana, sarebbe consentito l’accesso ai social. Sarebbe perché, secondo i dati, ultimo il XIV Atlante dell’Infanzia in Italia di Save the Children intitolato Tempi digitali, il 40,7 per cento dei giovanissimi tra gli 11 e i 13 anni in realtà già lo fanno, con un aumento del 34 per cento dell’uso di smartphone nei bambini tra i 6 e i 10 anni nel 2022 (Istituto Piepoli), mentre una recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, rivela che, in Italia, il 22,1 per cento dei bambini di 2–5 mesi passa fino a un’ora al giorno davanti agli schermi. Numeri che non dicono solo dell’inefficacia della norma, ma soprattutto dei rischi a cui i minori sono esposti, rischi derivanti (anche) dall’inadeguatezza di piattaforme, tecnologie, software e algoritmi che non sono stati progettati per loro.
La tutela dei minori online rappresenta uno degli ambiti di maggior interesse per policy maker e autorità di regolamentazione nazionali ed europee e il quadro normativo è in continuo aggiornamento. Il 21 novembre sono entrate in vigore le nuove disposizioni Agcom che stabiliscono le linee guida per gli operatori telefonici, ora obbligati a mettere a disposizione gratuitamente, inclusi nelle loro offerte, i sistemi di controllo parentale, con un’adeguata assistenza per la loro attivazione e controllo dell’età. La strategia europea per aumentare la consapevolezza e regolamentare l’uso dei servizi digitali spinge, infatti, per una cooperazione tra pubblico e privato". [...]
Quanti genitori sanno usare i sistemi di controllo parentale? Oggi condividiamo l’articolo di Manuela Mimosa Ravasio, pubblicato ieri sul quotidiano La Repubblica, aggiungendo i link alle risorse citate, e alcuni strumenti per approfondire.
Internet per i giovanissimi
Crescere nel benessere digitale Norme, educazione e cultura
di Manuela Mimosa Ravasio
La Repubblica, 20 dicembre 2023