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La tecnologia per la sicurezza

Inail a RomeCup 2024

La tecnologia per la sicurezza

La tecnologia per la sicurezza

Nell’area dimostrativa della RomeCup le soluzioni innovative di Inail

L'Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (Inail) è uno dei partner della RomeCup 2024. Ricca la proposta dell'Istituto per l'area dimostrativa, dove vengono messe a disposizione dei visitatori esperienze sul tema della prevenzione e della sicurezza e prototipi ad hoc. L'uso delle tecnologie digitali può migliorare i processi di apprendimento e sviluppare nuove competenze e, se declinato nell'ottica della gamification, contribuisce a sviluppare la consapevolezza dei rischi lavorativi e a promuovere la cultura della salute e sicurezza nei futuri lavoratori e datori di lavoro. In particolare, per i prototipi Inail presenta un sistema robotico collaborativo, sistemi ricognitivi di siti contaminati per mezzo di droni attrezzati, esoscheletro per dinamica simulata e interfaccia aptica e Hesiod. Non mancano le esperienze interattive con il laboratorio “Gioca con Sicuri diventa!". 

“È nel dna dell’Inail porre al centro del proprio impegno la persona del lavoratore. Come ente di ricerca, puntiamo a realizzare prodotti e soluzioni innovative sostenibili ed efficaci, che possano rendere i luoghi di lavoro più sani e sicuri e più competitive le nostre aziende. Abbiamo messo in campo molte azioni per rafforzare il trasferimento tecnologico, per accorciare la distanza tra ricerca e impresa, ossia per far sì che le soluzioni studiate nei laboratori possano avere un atterraggio sul tessuto produttivo e impatto sociale. Partenariati estesi, competence center, ecosistemi dell’innovazione sono alcuni esempi di come stiamo collaborando in modo sinergico con istituzioni, università, imprese e forze sociali per una transizione digitale e tecnologica del Paese con una maggiore sensibilità verso la persona”, commenta Edoardo Gambacciani, direttore centrale Ricerca dell’Istituto. “L’utilizzo dell’AI e l’interazione uomo macchina sono due driver fondamentali del piano di attività di ricerca dell’Istituto. Inail studia da tempo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie abilitanti nel mondo del lavoro e approfondiamo i rischi lavorativi collegati, ad esempio, all’automazione dei processi. Partecipiamo, quindi, con vivo interesse alle occasioni importanti di confronto su queste tematiche, anche per consolidare il ruolo dell’Inail come garante di un’innovazione responsabile, orientata alla tutela dei lavoratori”.

Ma qual è il contributo dell’Inail alla RomeCup 2024? Onelia Onorati lo ha chiesto a Sara Stabile, ricercatrice del Dipartimento Medicina Epidemiologia igiene del lavoro e ambientale, e Giuseppe Augugliaro, tecnologo del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici.

Il Dipartimento della ricercatrice Sara Stabile presenta a RomeCup “il laboratorio esperienziale per gli studenti “Gioca con Sicuri si diventa!”, incentrato su un serious game risultato di un  progetto di ricerca finanziato da Inail realizzato nell’ambito del BRiC (Bando di ricerca in collaborazione) 2016, dal Dimeila (Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale) dell’Inail e dal Dipartimento di scienze politiche e sociali, Alma Mater Studiorum Università di Bologna in collaborazione con tre Aziende sanitarie di tre regioni: Emilia Romagna, Marche e Lazio (Ausl di Modena, Asur Marche Area vasto 4 Fermo, Ausl di Viterbo). L’obiettivo del progetto è stato quello di sperimentare un modello di co-costruzione di interventi formativi sul tema della salute e sicurezza su lavoro rivolto agli studenti che frequentano gli ultimi tre anni della scuola secondaria di secondo grado e sono coinvolti nei pcto. Si è trattato di un processo partecipato che ha coinvolto attivamente studenti, docenti, ricercatori, tecnici delle Asl, esperti della materia e sviluppatori del software in tutte le fasi del progetto, nell’analisi dei bisogni formativi, nella progettazione, nello sviluppo e nel test del gioco e dei suoi contenuti educativi. Durante i pcto gli studenti operano in contesti inediti, diversi da quelli scolastici, che potrebbero esporli a rischi per la loro salute e sicurezza, per questo motivo sono equiparati ai lavoratori e pertanto deve essere loro garantita un’adeguata tutela attraverso la formazione e, ove richiesto, la sorveglianza sanitaria e la dotazione di dispositivi di protezione individuali (DPI). La normativa in materia di formazione sulla SSL, anche nell’ottica del life long learning, si sta orientando verso l’acquisizione da parte dei giovani lavoratori delle conoscenze di base in materia di prevenzione dei rischi a scuola e nelle università, ancor prima di entrare a fare parte dei contesti lavorativi e questo videogioco rappresenta uno strumento di apprendimento e di supporto alla formazione obbligatoria specifica per i lavoratori per sviluppare la consapevolezza dei rischi e a promuovere la cultura della salute e sicurezza sul lavoro nei futuri lavoratori e datori di lavoro.

Sicuri si diventa è un videogioco di tipo gestionale ed è ambientato in uno scenario 3D visto dall’alto che riproduce in modo semplificato tre ambienti produttivi (costruzioni, agricoltura e manifatturiero), tre settori a rischio medio-alto infortunistico. Si basa sulla responsabilizzazione del giocatore, che impersona il responsabile junior della sicurezza e propone una sfida in cui si ottengono punteggi in funzione dell’abilità nel tutelare i lavoratori mettendo in sicurezza le postazioni, acquistando i giusti DPI e evitando gli infortuni. Il giocatore deve far crescere la sua azienda partendo da un settore cercando di completare i livelli che diventano sempre più complessi. Lo scopo è quello di evidenziare come l’applicazione delle regole della SSL non comporti una perdita di tempo o di guadagno, ma anzi tutelando i lavoratori favorisce l’efficienza e la crescita dell’azienda e il benessere dei lavoratori. Il videogioco, che può essere utilizzato in modalità cooperativa o competitiva, giocato individualmente o in team, a casa, a scuola, da soli o con il docente è disponibile in versione desktop, da giocare online su computer collegandosi al sito del progetto: https://site.unibo.it/sicuri-si-diventa/it/gioca

Il tecnologo Giuseppe Augugliaro ci racconta i tre progetti presentati dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici. 

  1. SIDE nasce dalla necessità da parte di INAIL di individuare modalità innovative per la formazione dei lavoratori e per aumentare il livello di sicurezza, diminuendo gli infortuni. SIDE ha permesso di sviluppare un esoscheletro per dinamica simulata e interfaccia aptica con la realtà virtuale (virtual reality – VR). In pratica, si tratta di un robot indossabile in grado di fornire al soggetto la sensazione di sforzo muscolare generato dagli oggetti che manipola nell’ambiente virtuale. Il progetto è stato ideato dal Dit, e sviluppato, mediante un progetto Bric, con un consorzio di Università, che aveva come destinatario istituzionale La Sapienza. Immaginiamo di indossare dei visori, di avere indosso il robot indossabile (uno zaino a cui è collegato un arto robotizzato aptico) e di essere in uno spazio ristretto in realtà virtuale. Se ci si trova davanti ad una porta e toccando la maniglia con SIDE occorre imprimere una forza col braccio per superare la resistenza del sistema di apertura e poi spingerla per poterla aprire. La stessa cosa avviene se occorre utilizzare un estintore in ambiente virtuale, per cui sarà necessario sopportare il peso dell’estintore e imprimere una forza per azionarlo. Lo scenario riprodotto in realtà virtuale è un ambiente ostile – ad esempio, un ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento – in cui il lavoratore può trovarsi a svolgere un compito (task) con a disposizione un tempo – o una quantità di ossigeno – molto limitati. Grazie all’abilità pre-acquisita nel task motorio svolto in VR, si riesce ad ottenere una differenza fondamentale in termini di sicurezza realizzando tale formazione in un ambiente sicuro. 
  2. Lo spazio collaborativo. Il dimostratore dello spazio collaborativo è un progetto nato per evidenziare e sperimentare i rischi connessi alla percezione dello spazio cosiddetto “collaborativo” nel quale  un robot, appositamente progettato e programmato, può realizzare delle attività in stretta collaborazione con l’uomo. Il sistema realizzato è costituito da un robot manipolatore a 6 assi con pinza di afferraggio ed installato su una base mobile non motorizzata. La base mobile costituisce di fatto il piano di lavoro. Per il dimostratore è stato deciso di utilizzare la funzione di sicurezza Power and Force Limiting ovvero la macchina si arresta se sono superati i valori di forza o pressione individuati dalla norma ISO/TS 15066 derivanti da qualsiasi tipo di contatto. Il braccio è stato alloggiato in un’area dello stand chiaramente delimitata; allo stesso tempo, è stato evidenziato, a terra, lo spazio sicuro destinato all’operatore. Programmato per svolgere l’operazione (prelevare- spostare- depositare) seguendo tre traiettorie diverse, il dimostratore ripete l’operazione in continuo. Delle 3 traiettorie quella corretta è quella in cui la proiezione verticale del sistema robotico ricadeva all’interno del piano della piattaforma mobile, senza invadere lo spazio occupato dall’operatore. Ai visitatori sarà somministrato un questionario relativo alla percezione dei rischi connessi all’interazione con un sistema robotico collaborativo per capire il livello di consapevolezza dei pericoli, e conseguenti rischi.
  3. Terzo prototipo: sistemi ricognitivi di siti contaminati per mezzo di droni attrezzati. Questi droni possono mappare la contaminazione in tempo reale, riducendo i pericoli per gli operatori e accelerando le operazioni. L’INAIL ha acquisito un drone con una portata di 9 kg ed apertura di 1,8 metri, che permette l'installazione di vari strumenti di monitoraggio, sensori e tele/termocamere, per la mappatura. Utilizzato principalmente in aree di vaste dimensioni, il drone potrà rilevare gas nocivi, monitorare la temperatura e, in futuro, identificare materiali pericolosi con una camera iper-spettrale o una termocamera radiometrica. Questa tecnologia innovativa supporta la sorveglianza ambientale, riducendo il contatto diretto dei lavoratori con agenti inquinanti e fisici. L'uso efficace dei droni richiede competenze interdisciplinari e una profonda conoscenza delle normative, combinando ingegneria e chimica ambientale per garantire la sicurezza dei lavoratori e la protezione dell'ambiente. Il sistema mostra, con delle simulazioni dal vivo e con sistemi di realtà immersiva, le capacità di  ricognizione nell’ambito di siti contaminati e di riconoscimento delle aree contaminate e di monitoraggio dell’aria ambiente. Il visitatore potrà vedere in tempo reale su monitor le immagini, nel campo del visibile e dell’infrarosso, delle simulazioni effettuate e potrà avere un’esperienza immersiva grazie al casco di realtà virtuale di cui è dotato il drone. 

 

Per approfondire il progetto “Sicuri si diventa”:

link del sito del progetto 

Il link per accedere al video gioco https://site.unibo.it/sicuri-si-diventa/it/gioca

e al trailer https://www.youtube.com/watch?v=w0DTDmEu2K0

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