Le applicazioni della piattaforma CS First nella didattica
Tiziana Calì insegna italiano, storia, geografia ed educazione civica all'Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Paceco, in provincia di Trapani. Ha partecipato al progetto CS First sia seguendo la formazione per i docenti, sia coinvolgendo attivamente la classe nella realizzazione di un progetto. In orario scolastico ha organizzato varie sessioni di lavoro nell'aula di informatica. Dal lavoro comune è nato un fumetto. E ora il progetto prosegue e si sviluppa sempre con l’uso di Scratch.
Nell'intervista realizzata da Onelia Onorati la docente racconta come sta usando la piattaforma CS First in classe e i primi risultati ottenuti: gli alunni imparano con più facilità e riescono a padroneggiare prima i concetti più difficili da comprendere.
Come valuta il percorso proposto?
Mi ha svelato tante potenzialità del digitale, soprattutto negli argomenti della cittadinanza digitale e informatica, nel coding, nella robotica, e nell’uso del programma Scratch. In particolare mi ha colpito la capacità della piattaforma di prestarsi ai progetti di storytelling, perché ho potuto toccare con mano come attraverso il gioco i ragazzi possano creare situazioni con cornici storiche e collocare i personaggi nella relativa ambientazione.
La capacità di facilitare l’apprendimento è sorprendente: giocando, i ragazzi collocavano i personaggi nei relativi contesti storici e riuscivano a dar loro vita con le varie interpretazioni. Imparavano senza rendersene conto! I ragazzi si sono rivelati molto intuitivi e, dopo i nostri primi input, hanno dimostrato un’ottima capacità di uso del sistema.
La tecnologia usata in che modo migliora inclusione e senso civico?
Oltre alla facilitazione nell’apprendimento, ho potuto constatare una capacità notevole di coinvolgimento dei ragazzi con difficoltà e fragilità. All’inizio del percorso ho adottato la piattaforma insieme alla docente di sostegno e abbiamo potuto riscontrare la grande confidenza con la quale tutti gli studenti si sono avvicinati alla realizzazione del fumetto, soprattutto in virtù dell’approccio visuale. Abbiamo dato vita a una storia in quattro slide in inglese con personaggi che si scambiavano informazioni.
Riesce a usare la piattaforma CS First nella quotidianità dell’attività didattica?
Oggi l’insegnante che usa solo la modalità analogica è fuori tempo, bisogna adottare soluzioni ibride con il digitale. Si ha un apprendimento diverso, certamente più inclusivo. Questo è particolarmente valido per le materie storiche. Per esempio alcune parti della storia, la cronologia e l’organizzazione cronologica delle vicende, con la capacità di mettere insieme blocchi di avvenimenti, crea difficoltà soprattutto negli studenti delle prime classi. Il coinvolgimento attivo nella piattaforma da una parte, l’uso di tecniche di visualizzazione dall’altra, fanno sì che la padronanza della collocazione cronologica sia molto più immediata. Penso anche alla ricerca delle fonti nell’epica, parlando della materia italiano. Certo è che si rende necessaria una buona formazione per noi insegnanti, affinché possiamo padroneggiare al meglio la piattaforma.
