All'Amaldi di Roma gli studenti sperimentano strumenti digitali per rilevare la qualità dell’aria e dell'acqua
Come si possono controllare gli incendi boschivi? Un drone dotato di sensori adeguati può essere una sentinella efficace? Federico, studente del liceo Edoardo Amaldi di Roma, racconta come un Pcto può trasformarsi in un laboratorio creativo per rispondere alla sfida della sostenibilità. Gli studenti, seguiti dai ricercatori dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, stanno testando le idee sviluppate, realizzando alcune semplici simulazioni: i sensori rilevano il fuoco? Registrano umidità o escursioni termiche anomale? E i dati registrati come possono essere usati?
Il gruppo di lavoro di Christian, invece, sta testando i sensori su una barca, per capire come raccogliere dati sulla stato di salute dei nostri mari e rendere più tempestivi e risolutivi gli interventi della guardia costiera nel caso di eventi avversi.
A coordinare le diverse attività è la docente di matematica e fisica Assunta Chiummariello, che nel video spiega la valenza formativa del progetto e come si integra con il percorso curricolare. I ragazzi hanno la possibilità di apprendere in modo esperienziale il valore del metodo scientifico e comprendere l'interdipendenza tra conoscenze e competenze.
Federico Oliva, dottorando in Ingegneria dell'automazione all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sintetizza in modo efficace cosa si intenda per trasferimento delle conoscenze, una delle azioni che caratterizzano in modo peculiare la terza missione degli atenei. La sfida in cui si stanno cimentando i ricercatori di Tor Vergata è più ampia: vogliono anche appassionare gli studenti alla ricerca scientifica, impegnandoli in prima persona sui temi della sostenibilità. Un orientamento attivo ed esperienziale per costruire profili professionali in grado di rispondere alle urgenze del nostro tempo per migliorare la qualità di vita di tutti.
Federico e Christian sono tra gli studenti protagonisti del Pcto sulla sostenibilità ambientale costruito intorno al primo campo di volo per droni al chiuso, realizzato nella scuola con il programma Smart & Heart Rome, finanziato dal Dipartimento Trasformazione digitale di Roma Capitale.