"Con 2 milioni di Neet (giovani "not in education, employement or training"), oltre il 18% di abbandoni scolastici, pochi laureati (20,3%) e il più alto tasso di disoccupazione giovanile dell'ultimo decennio, un'Italia che investe per il futuro sui giovani fa fatica a essere credibile in Europa. Si aggiunga che le criticità, oggi vere emergenze, hanno radici lontane, generazionali. Il 44,3% degli adulti possiede solo la licenza di scuola media ed appena il 5,7% partecipa a attività formative. Vi è dunque un legame indissolubile tra istruzione e ricchezza del Paese, come da sempre sottolinea il Professor emerito Tullio De Mauro, che oltre all'intenso lavoro accademico, ha guidato alle sue origini la Fondazione Mondo Digitale (FMD), struttura no profit che lavora per una società della conoscenza inclusiva".
Leggi l'articolo completo de Il Sole 24 Ore (14 ottobre 2013).