I motivi della scelta e il racconto del processo creativo
Iniziamo l’anno scolastico con una nuova identità visiva: il logo con l’uomo al centro del mondo, come fulcro del progresso tecnologico e sociale. Una linea semplice, come il nostro costante impegno alla semplificazione nella direzione dell’inclusione, per avvicinare le persone a una piena cittadinanza digitale.
Da quasi venticinque anni siamo conosciuti per il nostro impegno nel sostenere i valori culturali essenziali per una società democratica della conoscenza che ponga le persone e il pianeta al centro del proprio sviluppo. Per realizzare questa missione ci siamo fatti promotori di alleanze collaborative basate sul modello di Educazione per la vita, con scuole, università, organizzazioni e aziende, in base a un obiettivo comune. Ogni anno raggiungiamo oltre 150mila persone, con una quarantina di progetti attivi in Italia e nel mondo e oltre 200 partner. Un impegno che abbiamo sintetizzato nell’espressione “società democratica della conoscenza” che ci connota e identifica da sempre.
Tra il 2022 e il 2023 è iniziato un processo di cambiamento importante: ci siamo trasformati in ente del terzo settore iscritto al Runts e nella lista dei beneficiari del cinque per mille. Un’evoluzione in linea con la nostra storia: siamo partiti da una governance ibrida, nascendo come non profit da un’iniziativa del Comune di Roma e poi sostenuti anche dalla Regione Lazio. Oggi siamo in dialogo costante con la pubblica amministrazione ma anche con il contesto imprenditoriale, una presenza affidabile e certa nelle scuole, nei centri anziani, nelle sedi delle grandi imprese, in tutta Italia.
Questa crescita continua e l’evoluzione della società ci hanno spinti a percorrere la via di una nuova identità grafica. Un primo passo è rappresentato dalla campagna 5x1000 appena conclusa: in alcune strade principali di Roma e Milano i volti delle persone della nostra comunità hanno raccontato le cinque parole chiave del nostro impegno: Tecnologia, Innovazione, Futuro, Crescita e Conoscenza. La campagna, realizzata in più fasi, è frutto della collaborazione con lo scrittore e creativo Paolo Iabichino. Alla fine di questo percorso abbiamo sintetizzato il pay off in “diritto alla conoscenza”, come diritto fondamentale per l’uomo.
Dalla campagna ha preso avvio una nuova definizione della nostra immagine per dare più centralità alla presenza dell’uomo nel mondo. Dal mito di Prometeo, che sfidò gli dei per portare il fuoco della conoscenza all’umanità, nasceva il nostro logo originario: un mondo che arde e una figura umana stilizzata. Ci siamo concentrati sull'essenziale: l’omino all'interno del cerchio rappresenta l’umanità al centro, soprattutto in questo tempo di grande accelerazione tecnologica.
“Nel processo creativo parto sempre con il chiedermi quale immagine mi porterei in giro se dovessi esprimere un concetto, se quello che sto progettando potesse essere un marchio su un abito, una seconda pelle da mostrare. Se la risposta è sì vuol dire che quello che ho creato mi convince, che trasmette un messaggio di valore", spiega l'art director Sergio Stenco, che ha creato il design del nuovo logo. "In questo caso ho voluto agire nel senso della semplificazione e dell’armonia. Proprio come fa la Fondazione Mondo Digitale: rendere semplici i concetti complessi facilita l’approccio alle nuove tecnologie di chi non ha familiarità con esse ma aiuta anche a non rimanere sopraffatti, a governarle. Rispetto ai colori, il tradizionale amaranto rimane la cifra distintiva dell’immagine dell’organizzazione, accanto a una gamma di colori a disposizione che colpiscono chi guarda”.