Alla vigilia dell’evento finale condividiamo nuove voci dei protagonisti di Insieme si riparte, progetto di vicinanza e solidarietà nato dalla collaborazione tra l’INMI Lazzaro Spallanzani, Regione Lazio e Fondazione Mondo Digitale per contrastare l’isolamento delle persone più anziane e guidarle all’uso dei servizi online per la salute.
Con il primo audio ritorniamo indietro nel tempo: la signora Maria Teresa, emozionata e impaziente, è in attesa del primo contatto con la volontaria della conoscenza che le è stata assegnata. “Non vedevo l’ora che arrivasse questo momento, sia per il contatto con i giovani, sia perché, grazie a quello che imparo, posso iniziare a essere autonoma nell’uso del digitale”. L’entusiasmo di Maria Teresa si percepisce anche nei messaggi che indirizza ai suoi coetanei, con il consiglio di continuare a imparare perché è la chiave della giovinezza, e ai giovani volontari, per ricordare come l’incontro con chi ha qualche anno in più sia sempre fonte un arricchimento.
Ascolta "Insieme si riparte con Maria Teresa" su Spreaker.
La volontaria che ha affiancato Maria Teresa è Lia, 21 anni, studentessa di ingegneria dell’informazione presso l'Università degli Studi di Roma. È suo il messaggio di auguri per i neo volontari [leggi la news qui]. Lia descrive la signora Maria Teresa come curiosa e volenterosa di capire come sfruttare al meglio gli strumenti di cui dispone. Grazie ad “Insieme si riparte”, però, Lia ha capito quanto sia importante la pazienza: ha guidato Maria Teresa a piccoli passi, aiutandola a superare gli ostacoli. Ha notato in ogni sessione un miglioramento che, per quanto piccolo potesse sembrare, ha significato per entrambe un traguardo raggiunto insieme.
Un altro volto conosciuto è Emilio, imprenditore e social media manager [leggi la notizia 244 in tre] che ha seguito una coppia, Graziella e Vittorio [leggi la notizia Ci sentiamo coccolati], e una signora. Emilio racconta la sua esperienza come volontario della conoscenza e le difficoltà che ha incontrato soprattutto all'inizio, come dare per scontato termini o concetti che per gli over 65 non lo sono.
“C’è tanta umanità: loro sono diventati dei nonni per me e io per loro un punto di riferimento.” La cosa più gratificante per Emilio è scoprire che gli anziani, grazie al suo supporto, sono riusciti a fare cose che prima erano impensabili e di cui erano timorosi. “Non hanno più la paura della tecnologia, ma anzi mi dicono: insegnami di più perché voglio imparare a usarla al meglio".
