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La bellezza del codice

Barbara Ferrante racconta un nuovo capitolo della sua vita professionale
Foto di Mizuno K

La bellezza del codice

La bellezza del codice

Barbara Ferrante racconta l’inizio di un nuovo capitolo della sua vita professionale

Studi classici, musica, canto, sport agonistico e giurisprudenza. Barbara Ferrante ha esplorato mondi diversi, seguendo strade che sembravano condurla lontano l’una dall’altra. Ormai lo sappiamo, il concetto di “un lavoro per tutta la vita” appartiene al passato. I percorsi formativi e professionali possono attraversare sentieri tortuosi, spesso inaspettati, prima di approdare a una destinazione appagante. 
Ma quale carriera ha scelto Barbara? Musicale, sportiva o giuridica? La risposta sorprende: nessuna delle tre. È stata la programmazione, scoperta grazie al programma Swat e al percorso Back-end developer, a catturare la sua attenzione e a cambiare il corso della sua vita. 
Eppure, come canta Antonello Venditti, le passioni, come "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” (Amici mai, 1991). Perché, riflettendoci, musica e codice non sono così lontani. Entrambi seguono una logica, una struttura armoniosa. E Barbara, lungo il suo cammino, si è lasciata conquistare dalla bellezza del codice, che ora considera la sua melodia. Ci racconta il nuovo capitolo della sua vita professionale in questa vivace e ispirante auto intervista.

Chi è Barbara Ferrante tra studi, carriera e interessi
Intraprendo gli studi al liceo classico, affiancati dallo studio della musica (violoncello, teoria musicale) e dalla pallavolo a livello agonistico, entrambi grandi amori da sempre. Ottenuta la maturità, mi iscrivo a giurisprudenza. Nonostante sia affascinata dalle locuzioni latine e gli esami vadano bene, realizzo però che la mia carriera non sarà quella di avvocato. Decido così, dopo i vent'anni, di riprendere a studiare per la mia passione più grande, il canto; dopo qualche anno, mi iscrivo in Conservatorio, per poi laurearmi col massimo dei voti, nei percorsi di triennale e specialistica, in Canto e Musica Jazz e diventare insegnante di canto, rafforzando anche la carriera di concertista.
La programmazione arriva abbastanza all'improvviso; spinta dalla curiosità, mi avvicino a questo mondo. Mi attraggono le linee di codice colorate che vedo sullo schermo del pc del mio fidanzato (sebbene lui si occupi di progettazione hardware) e la logica che sta dietro a ogni passaggio, il codice come "lingua" che consente di comunicare istruzioni alla macchina. Lo sviluppo back end, con la sua doppia natura razionale e creativa, fa colpo sulla mia curiosità.

Perché ha aderito al progetto e al percorso specifico
Decido così di iscrivermi a un corso intensivo di sviluppo, durato tre mesi, dove ho la fortuna di conoscere ottimi insegnanti, tra cui Cristina Galfo, e di vedere da vicino la programmazione a oggetti e programmare con PHP e Laravel, conoscere il sistema di gestione database MySQL e il relativo linguaggio. Andato bene questo corso, mi iscrivo e vengo selezionata per un altro, di due mesi, per apprendere un altro linguaggio e un altro framework (C# e .NET).
Corsi complessi, condensati in poco tempo, ma che mi permettono di consolidare i concetti e sperimentare lo sviluppo software. La scelta di seguire il percorso con Fondazione Mondo Digitale arriva da un post sui social; conoscendo già PHP, Laravel e MySQL, decido che potrebbe essere perfetto per consolidare le mie pregresse conoscenze in materia. La presenza poi di Cristina Galfo, insegnante preparata, motivante ed empatica, ha costituito un grosso plus e mi sono così iscritta.

Com'è andata la formazione, che cosa ha apprezzato in particolare
Sono molto soddisfatta di questo corso, potrei dire che sia stato quasi decisivo per i miei ultimi traguardi.
Nonostante questi corsi si caratterizzino per il poco tempo in cui vengono condensati, per la mole di contenuti che trattano, l'organizzazione delle lezioni è stata il punto forte, con gli argomenti che sono stati introdotti progressivamente dall'insegnante, in modo da consentire a tutte le partecipanti (con differenti background e livelli di conoscenza) di venire a contatto con la programmazione ad oggetti, tramite PHP  e Laravel, e di lavorare con i database tramite MySQL. Utilissimo anche il modulo sulla sicurezza informatica. Al culmine del percorso, vi è stato il progetto finale del sito simile a un e-commerce che ognuna di noi ha presentato utilizzando nella pratica le conoscenze acquisite precedentemente. Si è rivelato un corso utile, nel mio caso, a consolidare e approfondire quanto già conoscevo. 
Il corso, diluito in due appuntamenti circa a settimana, consentiva di assistere alle lezioni, rivederle in differita e allo stesso tempo di studiare, permettendo di portare avanti i propri impegni personali, familiari e di eventuale lavoro; anche in questo consiste, a mio avviso, la formula vincente del corso in programmazione back end organizzato da Fondazione Mondo Digitale.

Il post progetto, com'è arrivato il lavoro e in che cosa consiste
Dopo una fase di ricerca attiva, è stato il lavoro a trovarmi. Sono stata contattata da un manager dell'azienda per cui attualmente lavoro, questa estate; aveva notato il mio profilo su LinkedIn e tra le mie competenze figuravano quelle richieste dall'azienda. Abbiamo intrapreso l'iter di selezione e, tra gli altri candidati, sono risultata la figura più adatta al profilo cercato dall'azienda, che, tra l'altro, è internazionale. Il mio ruolo è di sviluppatrice software, principalmente back end ma a tratti anche front end; uso proprio PHP e MySQL. I miei task sono abbastanza complessi, ma mi stanno spingendo a fare sempre meglio e ho raggiunto già dei traguardi, anche grazie alla presenza di mentori disponibili. Scrivo buone quantità di codice oramai; il mio lavoro si rivolge ad alcuni dei loro applicativi software incentrati sulla progettazione e gestione delle infrastrutture idrauliche.

Cosa sogna per il  suo futuro
Il mio percorso attuale mi piace. Avere trovato lavoro in questo settore mi ha dimostrato che, con impegno, si può potenzialmente fare tutto nella vita, anche reinventarsi professionalmente a trent'anni, e molto probabilmente anche dopo, specialmente in un settore come questo.  Sogno di accrescere le mie competenze, di diventare una figura di riferimento e di padroneggiare la materia sempre meglio. La musica e il canto, poi, faranno sempre da sfondo alla mia vita.

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