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Il bene della conoscenza

I docenti della scuola del noi

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I docenti della scuola del noi: oggi vi presentiamo la ricercatrice Laura Mattioli

Proseguono i nostri incontri con i Docenti della scuola del noi. Oggi vi presentiamo Laura Mattioli, docente di spagnolo e ricercatrice presso l’Università di Siviglia. Si occupa di trasformazione digitale con particolare attenzione alla valutazione della competenza digitale degli insegnanti e ai processi di insegnamento-apprendimento. Autrice di libri di didattica di italiano per stranieri e di didattica di spagnolo per ragazzi.

Come di consueto condividiamo un breve video di auto presentazione e poi l'intervista curata dalla ricercatrice Ilaria Gaudiello, che coordina i lavori della comunità open source dei docenti e formatori.

Siamo così giunti al diciasettesimo appuntamento con i Docenti della scuola del noi.

 

 

L'INTERVISTA

Laura, il tuo percorso di docente ti ha portato ad approfondire una tematica chiave per la scuola contemporanea, quale della valutazione delle competenze digitali degli insegnanti. Quali sono gli obiettivi generali della tua ricerca e in che modo i risultati del tuo lavoro di ricerca-azione potranno essere applicati a scuola?

Gli obiettivi principali della mia ricerca consistono in prima istanza nell’analizzare e descrivere il punto di partenza nella competenza digitale del personale docente, e, in seconda istanza, nell’identificare e illustrare gli strumenti utilizzati per il miglioramento di tale competenza. Entrando nello specifico dei processi di insegnamento-apprendimento, l’obiettivo è quello di individuare le strategie e le metodologie utilizzate per trasformare gli studenti in competenti digitali. Infine esaminerò i cambiamenti che si sono evidenziati nelle scuole dopo aver attuato un piano d'azione digitale con l’obiettivo di trasformare il proprio istituto in un centro digitalmente competente. La ricerca ha un ruolo fondamentale nel definire lo status quo delle competenze digitali, identificare validi esempi di trasformazione digitale della scuola e dunque accompagnare gli istituti verso quel quel cambiamento e quell’innovazione che il sistema educativo richiede.

Quest’anno stai partecipando alla Scuola del noi di Fondazione Mondo Digitale per mettere a punto un percorso didattico che vede gli alunni alle prese con un format di divulgazione giornalistica sugli obiettivi dell’Agenda 2030. Quali sono per te gli aspetti più interessanti di questo percorso?

La preparazione di questo percorso didattico si è svolta collaborando in rete con alcune docenti provenienti da altre città. La possibilità di collaborare, scambiare idee, progetti, suggerimenti con altri docenti anche “fisicamente” lontani, dà la possibilità di conoscere e sperimentare altre realtà, di allargare i confini e vedere “oltre” quello che si conosce già. La combinazione delle idee e delle diverse pratiche sperimentate da ognuno consente di arricchire il proprio percorso e di raggiungere quella completezza che non più difficilmente può essere ottenuta lavorando individualmente; ogni docente ha un personale bagaglio culturale ed esperienziale che, unito a quello di un altro può diventare più forte, compiuto, globale. L’idea di sviluppare nel percorso didattico, oltre alle competenze digitali, anche le competenze civiche credo sia di estrema importanza, perché queste ultime, insieme alle competenze digitali, sono annoverate dal Parlamento e dal Consiglio europeo tra le 8 competenze chiave necessarie ai futuri cittadini affinché possano adattarsi ai continui cambiamenti della società, per la realizzazione personale, l'inclusione sociale, la cittadinanza attiva e l'occupabilità in una nuova società basata sulla conoscenza.

Ti chiediamo un consiglio in quanto autrice, ricercatrice e insegnante: c’è una lettura che vorresti suggerire ai docenti della Scuola del Noi e che trovi particolarmente inspirante in merito all’innovazione pedagogica digitale e inclusiva?

Credo che prima di capire e decidere che tipo di metodologia e pedagogia attiva vogliamo usare in classe è importante conoscere i nostri studenti, capire chi è questa “net generation” che occupa le nostre scuole e che costituirà la società di domani.

To develop intentional learners, the curriculum must go beyond helping students gain knowledge for knowledge’s sake to engaging students in the construction of knowledge for the sake of addressing the challenges faced by a complex, global society

[Per sviluppare studenti consapevoli, il curriculum deve andare oltre l'aiutare gli studenti ad acquisire conoscenze per il bene della conoscenza e impegnarli nella costruzione della conoscenza per affrontare le sfide di una società complessa e globale].

Questa frase contiene un punto guida nel mio percorso: “impegnare gli studenti nella costruzione della conoscenza”.

La citazione è tratta dal saggio “Educating the Net Generation” di Oblinger D.G. y Oblinger J.L., (2005), che consiglio vivamente a chi vuole conoscere questa nuova generazione digitale. Non posso però non citare il libro “The Game” di Alessandro Baricco, (2018) che traccia la storia di quella che viene definita “un’insurrezione mentale” e che ha fatto scattare in me una viva curiosità per le tecnologie digitali. Quindi… buona lettura!

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