Il progetto Pane e Internet, promosso dall'Emilia Romagna, per l'edizione 2011-2013 si arricchisce con il modello di apprendimento intergenerazionale e, grazie all'accordo con la Fondazione Mondo Digitale, diventa Pane e Internet per Nonni e Nipoti.
Nelle nove province della Regione - Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini - viene così importato il modello di successo, che la Fondazione sperimenta da otto anni nella capitale e in altre regioni del territorio nazionale: a insegnare agli anziani l'abc dell'informatica sono gli studenti delle scuole di diverso ordine e grado.
Al primo workshop formativo, che si è svolto lunedì 21 febbraio presso l'Istituto d'istruzione superiore Aldini Valeriani-Sirani di Bologna, erano presenti alcuni rappresentanti istituzionali e 23 docenti e dirigenti di scuole di 14 diverse località: 11 istituti di istruzione superiore e 4 istituti comprensivi.
Agostina Betta, responsabile di Pane e Internet, ha aperto l'incontro raccontando la storia del progetto e la scelta di ampliare l'intervento con la formula proposta dalla FMD.
Grazia Guermandi, che ha coordinato Pane e Internet sul territorio, ha illustrato il coinvolgimento della Regione.
Il direttore generale della FMD, Mirta Michilli, ha presentato l'organizzazione, la sua mission e il modello scelto per l'alfabetizzazione delle categorie più svantaggiate, a rischio di esclusione sociale e digitale.
Alfonso Molina, direttore scientifico della FMD e professore di Stretegie delle Tecnologie all'Università di Edimburgo, ha sootolineato le nuove sfide per l'educazione del 21° secolo.
La sessione formativa, aperta dal dirigente scolastico Salvatore Grillo, si è conclusa con l'intervento di Cecilia Stajano, responsabile Empowerment e sviluppo di comunità locali di apprendimento, che ha illustrato gli aspetti più tecnici, dalle modalità di adesione al programma dei corsi e ai manuali. Poi il dibattito.