Su Agenda Digitale Mirta Michilli approfondisce il modello sviluppato dalla Fondazione Mondo Digitale
In un nuovo contributo pubblicato su Agenda Digitale, Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale, propone una riflessione sull’educazione “firtuale” come risposta concreta alla sfida posta dall’intelligenza artificiale in ambito scolastico.
Nel solco del pensiero di Alfonso Molina, ideatore del concetto già nel 2004, l’approccio firtuale parte dalla necessità di distinguere per integrare, costruendo ambienti educativi in cui fisico e digitale si rafforzano reciprocamente.
"Il modello firtuale nasce dalla necessità di integrare, senza confondere, il fisico e il digitale", scrive Michilli. "Educare all’intelligenza artificiale non come a una tecnica neutra, ma come a una sfida civica e relazionale".
Nel testo si ripercorrono anche alcuni esempi concreti di applicazione del modello, come Interland4All, la versione accessibile e multisensoriale del videogioco di Google, e Pathway Companion, il progetto di orientamento con tutor intelligente integrato, già sperimentato in diversi percorsi della Fondazione. Entrambi sono costruiti secondo una logica firtuale, che mette al centro l’inclusione, la relazione e il benessere.
Il cuore della proposta è chiaro: la scuola è il luogo dove può e deve formarsi una nuova cultura dell’intelligenza artificiale, capace di coniugare innovazione e umanesimo, tecnologia e senso. Un’educazione che non si limiti all’uso degli strumenti, ma coltivi competenze critiche e relazionali, a partire dalla formazione dei docenti, indicata come vera urgenza educativa del nostro tempo.
Da onlife a “firtuale”: una risposta educativa alla sfida dell’IA
L’educazione firtuale rappresenta un modello pedagogico capace di integrare il digitale e il fisico in modo consapevole e progettuale. Questo approccio è essenziale per affrontare la sfida educativa posta dall’intelligenza artificiale, senza sacrificare relazione e senso
di Mirta Michilli
Agenda digitale, 28 luglio 2025