RomeCup 2025, Enrico Pulcini intervista la professoressa Federica Pascucci
Il giornalista Rai Enrico Pulcini, conduttore e curatore di Parlamento 2.0, rubrica di GR Parlamento in onda su Radio Rai, ha intervistato Federica Pascucci, professoressa associata di Automatica all’Università Roma Tre e direttrice del laboratorio Human-centered Cyber Physical Systems.
Il giornalista, sempre attento a indagare gli effetti della tecnologia sulle persone, nell’ottica del benessere collettivo, ha posto domande sul futuro dell’intelligenza umana in rapporto all’intelligenza artificiale, fino a parlare del ruolo della ricerca in Italia. “Si parla di IA oggi con entusiasmo, nel senso greco del termine, ossia con stupore e meraviglia da una parte, paura dall’altra. A volte questo secondo sentimento prevale sul primo, innanzitutto perché è una novità e questo suscita diffidenza. Ma l’IA è una tecnologia, uno strumento e come tale sta a noi saperlo utilizzare: anche uno smartphone può creare barriere tra persone vicine oppure può far comunicare persone lontane”, ha esordito l’esperta, raccontando come il suo team del laboratorio Human-Centered Cyber Physical Systems stia mettendo a punto un sistema di monitoraggio e salvaguardia per i lavoratori dei cantieri stradali. “Questo sistema consiste in una serie di sensori e droni disposti nell’area del cantiere e indossati dagli operatori che comunicano tra di loro. I dati raccolti sono elaborati tramite IA per definire la pericolosità degli scenari e, in base al rischio rilevato, viene inviato un feedback agli operatori, cioè una vibrazione o un segnale luminoso”.
Spontaneo il riferimento alla RomeCup 2025: “Noi, come cittadini, come comunità educante oggi abbiamo il dovere di guidare i giovani verso le tecnologie. Lo dobbiamo fare come università, ma coinvolgendo anche gli studenti delle scuole primarie. Quest’anno collaboriamo con la Fondazione Mondo Digitale ETS per la diciottesima edizione della RomeCup. Metteremo in contatto il mondo produttivo con i giovani, creando un ponte che passa attraverso le Università. Aziende, startup, centri di ricerca saranno protagonisti di alcuni appuntamenti e collaboreranno al “Manifesto per un’azione collettiva su intelligenza artificiale e robotica”. Si tratta di un’alleanza strategica finalizzata a promuovere dieci azioni concrete per uno sviluppo tecnologico equo e inclusivo, che ponga al centro il talento dei giovani e contrasti disuguaglianze, esclusione e povertà. A distanza di un anno, il Manifesto ha raccolto nuove adesioni e sta diventando una piattaforma di collaborazione tra imprese, istituzioni, accademia e società civile”, ha proseguito Federica Pascucci.